Sottoscritto un innovativo accordo tra l’UAI, la Dark-Sky Association e la HERA Luce per realizzare e diffondere impianti luminosi ecologici e dai ridotti consumi energetici
(Rinnovabili.it) – Riduzione dell’inquinamento luminoso e dei consumi energetici. Sono tante oggi le leggi regionali che bocciano gli impianti di illuminazione energivori, poco efficienti e che mandano verso il cielo il 60% della luce prodotta; al contrario, troppo poco quello che hanno fatto fino a oggi le pubbliche amministrazioni. Così l’unione ha fatto la forza e ha portato alla sottoscrizione di un protocollo che perseguirà non solo la precisa applicazione delle leggi regionali vigenti, ma anche quella del pacchetto energia approvato dal Parlamento europeo (il famoso 20-20-20). I protagonisti di questa iniziativa sono l’Unione Astrofili Italiani (UAI), la sezione italiana dell’International Dark-Sky Association e il secondo gestore italiano della pubblica illuminazione, la Hera Luce, che gestisce oltre 330.000 punti luce prevalentemente in Emilia Romagna, Toscana e Marche. Grazie all’accordo stipulato, la HERA Luce, supportata dalle associazioni di astrofili, si è impegnata nella ricerca di soluzioni progettuali chiare, verificabili ed elaborate attraverso un sistema di classificazione energetica trasparente, che porteranno alla realizzazione di impianti di illuminazione stradali e monumentali coerenti con quanto prescritto dalle normative regionali. I firmatari dell’accordo si sono dichiarati intenzionati a procedere anche ad attività di sensibilizzazione verso vari soggetti, un prezioso contributo che potrebbe far risparmiare ogni anno 400 milioni di euro e milioni di tonnellate di CO2 immesse in atmosfera.