(Rinnovabili.it) – Janez Potočnik, Commissario europeo all’ambiente ha preso parte ieri all’incontro che la Commissione ha organizzato per affrontare le problematiche legate alla qualità dell’aria e alla necessità di stabilire nuove politiche a breve e a lungo termine, che serviranno a riequilibrare l’inquinamento atmosferico. Come sta già accadendo in altri settori come trasporti, energia e agricoltura i piani per ridurre lo smog dovranno andare oltre le politiche ambientali e studiare misure concrete e durature con effetti che nel tempo dovranno mantenere bassa la percentuale di emissioni nocive rilasciate in atmosfera. Causa di malattie anche letali l’inquinamento dell’aria sta influendo in maniera negativa sulla salute umana ed animale, danneggiando in maniera irreversibile gli ecosistemi e impoverendo le biodiversità.
Nel corso degli ultimi decenni le politiche ambientali sono riuscite a ridurre lo smog ma nell’ultimo ventennio si è registrato un calo dei benefici, come testimoniato all’interno dello State of Environment Report con il conseguente riconoscimento, da parte della Commissione, della necessità di migliorare la qualità dell’aria anche attraverso sforzi congiunti e politiche di cooperazione oltre alla revisione delle attuali politiche in atto in vista di ulteriori cambiamenti del sistema economico e di gestione della vita. La Commissione si è quindi impegnata a sostenere gli Stati nell’adozione e nella redazione di politiche ad hoc anche mediante la definizione di nuovi standard di qualità che riguarderanno,ad esempio, le percentuali di zolfo ammesse nei combustibili di uso navale oltre che la riduzione degli inquinanti prodotti da veicoli e macchinari insieme al sostegno economico alla ricerca di nuove tecnologie green attraverso il Cohesion Funds.
La Commissione inoltre parteciperà attivamente ai negoziati delle convenzioni internazionali sulla qualità dell’aria, in particolare nell’ambito dell’UNECE (Convention on Long-range Transboundary Air Pollution) la convenzione sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero di lunga distanza e alla revisione, attualmente in corso, del protocollo di Göteborg.
I principali strumenti della politica dell’UE includono al momento la normativa sulla qualità dell’aria attraverso la quale vengono stabiliti i valori limite, la legislazione orientata ad agire all’origine degli inquinanti (ad esempio sulle emissioni derivate dalla produzione di energia e dalla produzione industriale) e la legislazione in materia di _fonti mobili_, come automobili e camion, attraverso standard europei oltre al National Emissions Ceilings. Grazie alla Direttiva NEC, invece, vengono impostati i limiti di inquinanti per la percorrenza di lunghe distanze stabilendo anche i limiti di emissioni che gli stati possono esportare ad altri stati membri limitando, di conseguenza, anche le importazioni dagli stati confinanti consentendo e spingendo le nazioni, quindi, a rispettare norme sulla salute e vincoli economici.