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Qualità dell’aria, confermato finanziamento del ‘Piano clima’ per monitoraggio CO2

Al termine del periodo in cui sono state in vigore le ordinanze di limitazione del traffico, si è tenuto ieri, mercoledì 6 aprile, l’incontro tra l’assessore regionale all’Ambiente Sabrina Freda e la Conferenza dei Sindaci dei Comuni del territorio provinciale interessati da situazioni di criticità della qualità dell’aria. L’incontro, che si è tenuto in Provincia, coordinato dall’assessore provinciale Luciana Garbuglia, è stato l’occasione per fare il punto della situazione in materia di programmazione per il miglioramento della qualità dell’aria (politiche regionali e locali, pianificazione per il risanamento, piani clima locali).

La Conferenza dei Sindaci si riunisce regolarmente da quando nel 2007, a seguito dei superamenti dei limiti di legge per alcuni degli inquinanti di qualità dell’aria (polveri fini PM10, biossido di azoto ed ozono), la Provincia di Forlì-Cesena ha predisposto un piano di risanamento da applicare nel territorio degli undici Comuni di pianura e prima collina: Forlì, Meldola, Forlimpopoli, Bertinoro, Cesena, Longiano, Gambettola, Cesenatico, Gatteo, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone.

Nel corso dell’incontro, in particolare, è stata data conferma dalla Regione del finanziamento del “Piano clima”, per un totale di 100mila euro, di cui è capofila la Provincia e a cui hanno aderito i Comuni di Forlì e di Cesena (soggetto attuatore l’Arpa), per il futuro monitoraggio delle sorgenti più emissive del territorio sul fronte della CO2 e finalizzato alla sua riduzione. Sul fronte delle polveri fini, invece, è il quarto anno di attuazione del piano e nel corso dell’incontro si è rilevato un miglioramento complessivo nell’andamento di ‘Pm10’ e ‘Nox’.

I Comuni, insieme ad Atr, Arpa, Ausl di Forlì e Ausl di Cesena, hanno individuato ogni anno l’elenco puntuale degli interventi che si impegnavano a realizzare per ottenere un miglioramento della qualità dell’aria. Si è trattato circa di duecento singoli interventi ogni anno per ridurre l’utilizzo dell’auto privata, aumentare le performance ambientali degli autoveicoli, favorire il trasporto pubblico, l’efficienza energetica degli edifici e migliorare le emissioni delle attività produttive. Da parte sua l’Arpa ha illustrato i risultati forniti dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria dotata di sei stazioni fisse rappresentative di tutto il territorio provinciale ed integrata da un laboratorio mobile che nel corso del 2010 ha lavorato continuativamente realizzando nove campagne di indagine in diversi comuni. L’andamento negli ultimi anni evidenzia un miglioramento anche se il 2010 ha presentato una particolare criticità per le polveri fini. A livello regionale l’assessore Freda pur evidenziando un parziale successo delle azioni regionali e locali, con una riduzione media di circa il 15% dei valori delle polveri, ha chiaramente sottolineato la necessità di una gestione a livello nazionale, per agire con decisione quantomeno nell’ambito dell’intero bacino padano sulle politiche dei trasporti e della compatibilità ambientale e competitività delle aziende.