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Qualità dell’aria: al vaglio la direttiva

Vicino il recepimento della direttiva 2008/50/Ce sulla qualità dell’aria. Limiti più restrittivi, omogeneità di raccolta ed elaborazione dati, comunicazione trasparente con il pubblico.

(Rinnovabili.it) – Limiti più restrittivi, accuratezza maggiore nelle rilevazioni e provvedimenti disciplinari più decisi sono, in linea di massima, quanto decreta il nuovo provvedimento in riferimento alla direttiva 2008/50/Ce sulla qualità dell’aria il cui recepimento è attualmente al vaglio della Camera dei Deputati. Fra le disposizioni del provvedimento, quindi, si riscontrano quella di elevare il livello e gli standard di qualità dell’aria tra il 201 ed il 2020, l’obbligo, da parte degli Stati membri, di procedere ad una più omogenea e accurata valutazione della qualità dell’aria basata su strumenti, metodi e criteri comuni, e inoltre la necessità di adottare provvedimenti più decisi in caso di superamento di valori massimi di criticità. A livello di Commissione invece si dovrà provvedere alla lotta contro l’inquinamento dell’aria e gli effetti nocivi monitorando le tendenze a lungo termine e i miglioramenti ottenuti con l’applicazione delle specifiche misure nazionali e comunitarie. Quale importante garanzia per la popolazione, su tutto e ad ogni livello, l’obbligo della trasparenza delle informazioni raccolte e dei dati elaborati. Obiettivo alla base del provvedimento la definizione di obiettivi di qualità dell’aria dell’ambiente che ci circonda in modo tale da evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi per la salute delle persone e per l’intero ecosistema che ci circonda, attraverzo un’azione congiunta, di cooperazione fra i diversi Stati. Qualora tale direttiva dovesse essere recepita, saranno abrogate progressivamente le direttive 96/62/Ce, 1999/30/Ce, 2000/69/Ce e 2002/2/Ce.

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