”La realizzazione di una nuova centrale da parte dell’Eni, cosi’ come viene annunciato nel piano industriale, potrebbe costituire un danno per l’ambiente”. Il capogruppo dei Comunisti Italiani della Puglia, Mino Borraccino, commenta cosi’ la decisione assunta dal gruppo Eni. ”Non voglio creare inutili allarmismi – ha detto Borraccino – anche perche’ non conosco ancora nei dettagli il piano in questione, ma da quello che apprendo mi pare di poter dire che nello stabilimento dell’Eni di Taranto si tenda a produrre maggiore energia senza garantire adeguate misure di tutela ambientale. Penso, ad esempio, all’impianto di desolforazione – ha aggiunto l’esponente dei Coministi Italiani – che non mi pare essere nuovamente previsto dal piano industriale dell’Eni. Trovo interessante, inoltre, la proposta accennata dall’associazione Peacelink che invita l’Eni ad investire, proprio nello stabilimento di Taranto, nell’energia fotovoltaica”.
”Se l’Eni scegliesse questa strada – ha concluso Borraccino – si inserirebbe in un contesto, quello regionale, in cui il ricorso alle energie rinnovabili fa registrare dei veri e propri record nazionali. Il tutto grazie, e questo va oggettivamente riconosciuto, alle politiche adottate in questi quattro anni dal centrosinistra in Regione Puglia”.