(Rinnovabili.it) – Durante la sessione tenutasi ieri a Bruxelles il Consiglio Ambiente ha raggiunto un accordo politico sulla modifica della *direttiva 2002/96/CE*, che regola il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti elettrici e delle apparecchiature elettroniche. Inoltre, durante l’incontro è stata discussa la revisione della strategia europea sul trattamento del mercurio, la roadmap per raggiungere la decarbonizzazione, la *_“Greening of the Common Agricultural Policy”_* (CAP) e le discussioni circa le attività inerenti le conferenze mondiali sul clima.
Secondo quanto scritto nella Direttiva 2002 sui RAEE i paesi dell’UE sono chiamati a raccogliere annualmente almeno 4 kg di rifiuti elettrici ed elettronici per abitante norma che, allo stato attuale delle cose, non tutela in maniera sufficiente l’ambiente perché stabilisce quote fisse mentre la vendita di tali prodotti è in continuo aumento. Per questo la modifica della Direttiva stabilisce un aumento della quota di raccolta pro capite che sarà proporzionale all’aumento dell’immissione sul mercato di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
La proposta della Commissione, risalente al 2008, ha quindi invitato ogni Stato Membro a raccogliere RAEE per una quota pari al 65% del volume totale dei prodotti in circolazione nel corso dell’anno precedente, con eccezioni che, a seconda delle richieste potranno e dovranno essere concordate.
Durante l’incontro la Presidenza ungherese è giunta però ad un compromesso secondo il quale per i quattro anni successivi all’approvazione dell’emendamento, durante i quali la quota di raccolta sarà fissata al 45% prima del definitivo 65%.
Durante la conferenza stampa Janez Potočnik, Commissario europeo per l’Ambiente, ha dichiarato di considerare le modifiche alla Direttiva sul trattamento dei RAEE un passo importante che dimostra il reale interesse dell’Europa nell’intraprendere percorsi alternativi verso un futuro a basse emissioni e verso un uso più efficiente e razionale delle risorse osservando come i RAEE “sono il flusso di rifiuti in più rapida crescita sia a livello mondiale che europeo”.
L’incontro della Commissione è stato incentrato anche sul percorso che gli Stati Membri intendono adottare per raggiungere con successo gli obiettivi legati alla green economy fissati al 2050, illustrando varie metodologie per raggiungere livelli accettabili di emissione di anidride carbonica e altri inquinanti e mirando alla definizione di un piano d’azione a lungo termine per tutti i settori economici che saranno coinvolti nel processo di de-carbonizzazione. Il *De-carbonisation Pathways*, pubblicato lo scorso 8 marzo, sarà quindi discusso in dettaglio a fine mese, nell’incontro di Gödöllő a cui parteciperanno i Ministri per la Protezione Ambientale.
Infine durante la sessione è stata redatta la comunicazione finale sui ruoli legati alla protezione ambientale stabiliti durante il passato vertice di Cancun occasione durante la quale l’Ungheria ha reso pubblica la speranza che l’Europa riesca a fare ulteriori passi in avanti prima della fine del suo mandato di Presidenza, con l’augurio di raggiungere al più presto un accordo sul regime globale climatico post 2012.