(rinnovaili.it) In un paese del mediterraneo come L’Italia questa è una soluzione spesso trascurata, ma nel mondo il contributo mareale e ondoso degli oceani può rappresentare una contributo notevole per la produzione di energia. Inizialmente i dispositivi erano fissi e necessitavano di specifiche conformazioni costiere per avere un buon rapporto di efficienza/convenienza. Ma oggi lo sviluppo di strutture offshore sempre più elaborate permettono la progettazione di uno sfruttamento per la produzione di massa .
E proprio la soddisfazione di grandi fabbisogni energetici è l’obiettivo di 13 partner di 7 paesi diversi che hanno investito nel progetto CORES (Components for ocean renewable energy system).
La novità principale è il passaggio da sistemi fissi a sistemi galleggianti che riducono notevolmente i costi dell’installazione e rendono nulle le difficolta logistiche e ingegneristiche che diverse condizioni batimetriche comportavano.
Attualmente il progetto si trova nella fase di sperimentazione in vasche oceaniche reali e virtuali, le prove verranno poi effettuate in piattaforme marine reali.
Lo sviluppo di questa tecnologia si trova attualmente nella fase iniziale della creazione di nuovi strumenti per valutare l’effetto di efficienza sui componenti del dispositivo
I 4 settori in cui si suddivide il progetto , consistono nella progettazione e produzione di turbine ad aria, componenti elettronici del dispositivo, affidabilità e economicità degli ormeggi, ed uno studio di una serie di strumenti del modello finale.
I risultati ottenuti fin ad ora sono promettenti, attualmente si è svolto uno studio di laboratorio con turbine da 5 Kw, e progettato un convertitore di frequenza per generatore. Lo studio ora proseguirà presso una struttura costiera da usare per le analisi a Galway in Irlanda, con l’ambizione di testare un modello da 15 Kw e sviluppare e testare strumenti più economici e competitivi.