In Danimarca, le conseguenze dei cambiamenti nella struttura del commercio mondiale hanno portato a licenziamenti nel settore della produzione di turbine eoliche; il Paese ha chiesto aiuto all’Europa
(Rinnovabili.it) – Un passo importante quello della Commissione Europea che oggi ha accolto la richiesta, avanzata dal governo danese, di un intervento da parte dell’EU Globalisation Adjustment Fund (EGF) per assistere gli oltre 300 lavoratori licenziati nel settore della produzione di turbine eoliche. Su un totale di 813 lavoratori in esubero, la concessione accordata dalla Commissione, che ammonta a 3,9 milioni di euro e attende ora il nulla osta anche del Parlamento e del Consiglio dell’Unione Europea, è destinata ai 325 addetti licenziati che si trovano in maggiori difficoltà. Secondo il commissario UE per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione, Làszlò Andor, il sostegno ai lavoratori in esubero è fondamentale affinché essi possano trovare una nuova occupazione. I licenziamenti sono una conseguenza dei cambiamenti in atto nella struttura del commercio mondiale, in particolare della significativa riduzione della quota di mercato UE e della delocalizzazione della produzione al di fuori dell’Europa, principalmente in Asia. I motivi per cui la produzione di turbine eoliche è progressivamente migrata fuori dall’Europa risiedono sia nel costo della manodopera, sensibilmente più basso, sia negli alti costi sostenuti per trasportare le parti più ingombranti delle turbine verso mercati più dinamici. L’assistenza che l’EGF sarebbe in grado di fornire agli addetti rimasti senza un lavoro punta a un loro reinserimento nel mercato del lavoro, attraverso sostegni per l’istruzione e corsi di aggiornamento abbinati a una formazione pratica.