Presentati i primi risultati del Progetto sostenuto dal Ministero spagnolo della Scienza e l'innovazione: 8.000 mln di m3 l’anno di biogas ottenuti dai rifiuti della produzione agroalimentare
(Rinnovabili.it) – Il singolare e strategico progetto “Probiogàs”:https://www.probiogas.es/ integra al suo interno una serie di attività scientifiche e tecnologiche collegate fra loro e tutte mirate allo sviluppo di sistemi sostenibili per la produzione ed utilizzo di biogas nelle aziende agricole spagnole. Della durata di quattro anni il progetto è partito nel 2007 coinvolgendo 13 centri di ricerca, 15 imprese e organi istituzionali ed è pronto ora a mettere sul tavolo i primi risultati. Secondo le valutazioni effettuate la Nazione iberica avrebbe un potenziale di generazione totale a partire dagli scarti agroalimentari di 8.000 milioni di metri cubici l’anno di biogas.
Nel dettaglio, più della metà delle materie prime suscettibili per la generazione di biometano sono i rifiuti animali (deiezioni del pollame, dei suini e dei bovini) con un potenziale di 2140 milioni di m3 l’anno di biogas, seguiti dagli scarti vegetali, dai residui alimentari di origine animale e infine dagli scarti ittici.
La ricerca ha valutato anche lo sviluppo di nuove tecniche di co-digestione anaerobica dei rifiuti e quantificato l’importo e la disponibilità di materie prime attraverso la realizzazione di una mappa dettagliata per regioni e distretti che specifica l’ubicazione e la quantità delle stesse.
I soddisfacenti risultati sono stati commentati con orgoglio da Ana Lancha, a capo della Direzione Generale per la Politica Tecnologica del Ministero. “La Spagna è un paese in cui, per le sue caratteristiche industriali, economiche e sociali, il biogas agroalimentare rappresenta una fonte di energia rinnovabile molto interessante da un punto di vista strategico e di sostenibilità”.