Il “Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione – Kiloverde” riunisce aziende agricole che hanno investito in impianti di digestione anaerobica e gassificazione, società impiantiste leader e altri addetti al settore.
Quello che il Consorzio chiede alle istituzioni sono maggiori certezze legislative soprattutto sugli incentivi ed sulle normative ambientali per la gestione degli impianti di biogas.
E questo “non solo per produrre energia localmente e in modo sostenibile – sostiene Mauro Crivelli, Presidente del Consorzio –
ma anche per migliorare l’impatto ambientale degli allevamenti, per differenziare il reddito delle aziende zootecniche e per non diminuire i posti di lavoro nelle nostre aziende, per questo abbiamo deciso di investire nel biogas”.
“L’Europa sta investendo molto sulla digestione anaerobica – gli fa eco Piero Gattoni, del Comitato Esecutivo dell’Associazione Europea – unico processo in grado di produrre energia elettrica, combustibile e calore. Noi crediamo che il biogas e la gassificazione possano avere uno sviluppo importante anche in Italia, con un beneficio per il settore industriale e per quello agricolo, che rimane centrale per uno crescita equilibrata e diffusa di questa opportunità sul territorio”.
In Italia sarebbero 300 i MW installabili per il biennio 2009-2010, se la legge Finanziaria 2008 venisse subito attuata, come si apprende da un’indagine tra le aziende impiantiste del Consorzio: un potenziale di crescita nazionale pari a quello di una centrale nucleare.