Il ministro dell’Ambiente spiega che gli incentivi per le rinnovabili non saranno bloccati. Soddisfatta la delegazione ANIE/GIFI per il parere favorevole ricevuto alle proposte presentate al dicastero dello Sviluppo
Non si placa la polemica scatenata dalle ultime proposte di modifica al D. lgs. Rinnovabili. Le Associazioni ambientaliste e dei produttori sono passati all’azione chiedendo al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, di far valere le ragioni dell’ambiente e a Governo e Parlamento di modificare il testo, proponendo soluzioni che non rischino di affossare il settore, pericolo invece denunciato dai più con le modifiche presentate dal ministro Romani. La delegazione ANIE/GIFI composta, tra gli altri dal Direttore Generale di Federazione ANIE Maria Antonietta Portaluri e dal Presidente ANIE/GIFI Valerio Natalizia ha incontrato oggi Rosaria Fausta Romano e Luciano Barra del Ministero dello Sviluppo Economico per individuare quelli che a loro avviso potrebbero essere i “meccanismi correttivi all’attuale sistema incentivante per fermare i fenomeni speculativi in atto e per garantire continuità allo sviluppo dell’industria fotovoltaica italiana”.
L’allarme che si è già diffuso nel comparto è quello di un futuro blocco del mercato fotovoltaico dovuto al limite degli 8.000 MW per gli impianti incentivati; per salvaguardare gli investimenti la delegazione ANIE/GIFI ha chiesto di eliminare tale indicazione la garanzia di una continuità per il mercato *anticipando la revisione del sistema di incentivazione* con una sostanziale riduzione delle tariffe, già a partire dall’ultimo quadrimestre 2011 e qualora non percorribili tali ipotesi, un *_grace period_* al raggiungimento degli 8 GW, come già previsto nel precedente e nell’attuale Conto Energia.
E mentre da fonti ufficiose arriva notizia che – dopo l’odierna concertazione tecnica – la decisione sul provvedimento verrà rimandata ad un confronto ristretto tra i dicasteri interessati, il Prestigiacomo è intervenuta nuovamente sulla questione a margine “dell’inaugurazione dell’impianto brindisino di CCS”:https://www.rinnovabili.it/co2-alla-federico-ii-di-enel-al-via-il-primo-impianto-italiano-di-ccs801806. “Sono ancora in corso riunioni tra il ministero dello Sviluppo economico e il ministero dell’Ambiente – ha spiegato Prestigiacomo – per trovare un testo che sia assolutamente condiviso e che non vada nella direzione di quanto letto sulla stampa che supera le reali intenzioni del ministro Romani”. Sulla questione ci sarebbe stato un malinteso: “Il tetto degli 8mila MW è un obiettivo che noi ci siamo dati per raggiungere il 20-20-17. Non è un tetto. È chiaro che via via che questi impianti dovessero raggiungere maggiore economicità, gli incentivi non potranno che diminuire”. Ma, assicura il ministro, “saranno confermati”.