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Prestigiacomo: i tempi non sono maturi per un accordo globale sul clima

Nonostante l'impegno dei paesi sembrano cadere le speranze concentrate nel vertice di Cancun. Dopo il segretario generale dell'Unfccc anche la Prestigiacomo ha espresso le proprie perplessità

(Rinnovabili.it) – Si è chiuso ieri il MEF, il Major Economic Forum su Energia e Clima. L’incontro, che ha visto il dialogo e il confronto tra 22 Ministri dell’Ambiente, si è svolto a Roma, alla presenza dei rappresentanti della Commissione Europea, della Presidenza Ue, del segretario generale dell’Unfccc e dell’AWG-LCA, gruppo di lavoro della Convenzione Onu sui Cambiamenti Climatici.
”L’obiettivo del Mef – ha spiegato il Ministro dell’Ambiente per l’Italia, Stefania Prestigiacomo – è sviluppare un dialogo che possa favorire la risoluzione dei problemi. Qui sono stati fatti piccoli passi avanti sulle varie tematiche dell’ adattamento, della gestione dei fondi e della mitigazione, e abbiamo anticipato gli aspetti del prossimo Mef che sarà su energia e nuove tecnologie. Su questo tema vedremo risultati tangibili perchè abbiamo individuato gruppi di lavoro e ci saranno progetti di collaborazione”.
Al centro delle discussioni tematiche cruciali quali:

• la definizione degli Impegni di Mitigazione in vista della conferenza sui cambiamenti climatici di Cancun (Cop 16);
• i progressi nelle negoziazioni in ambito UNFCCC per Cancun;
• l’aggiornamento sulla preparazione della riunione Ministeriale su “Clean Energy” di Luglio a Washington;

il Ministro Prestigiacomo, durante la conferenza stampa svoltasi a margine del MEF, ha espresso le proprie perplessità circa il raggiungimento di un accordo vincolante in occasione del vertice di Cancun, previsto per dicembre prossimo: “Tutti devono capire – ha affermato il ministro – che i tempi non sono maturi per un accordo globale sul clima. Bisognerà avvicinare le posizioni e, a Cancun, si lavorerà per definire l’architettura di un futuro accordo che potrà essere concluso nella riunione successiva”.
“Sull’adattamento – ha proseguito il ministro – abbiamo chiesto ai Paesi in via di sviluppo di inserire questo aspetto nelle strategie di sviluppo sostenibile. I Paesi più vulnerabili hanno qualche resistenza perchè pensano che questo possa inficiare la possibilità di avere fondi aggiuntivi ma noi sosteniamo che è più facile dare assistenza se c’è trasparenza e un programma definito”. Secondo il ministro uno degli obiettivi della conferenza messicana sarà definire un sistema di monitoraggio (Mrv) per sbloccare i finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo, esponendo la necessità di un sistema di misurazione non quantitativo ma qualitativo, che possa valutare la diversa natura degli interventi.