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Prestigiacomo: che l’accordo sia globale

Senza USA, Cina e India l’accordo sarebbe inutile. Queste in sostanza le dichiarazioni del Ministro Prestigiacomo in un’ottica di accordo post-Kyoto.

Il Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, in un’intervista rilasciata alla Newsletter Gme, ha sottolineato l’importanza fondamentale di una collaborazione e disponibilità nella lotta contro i cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni di gas serra da parte dei Paesi maggiormente responsabili prorpio di queste ultime: Stati Uniti, Cina e India, gli stessi che fino ad oggi sono rimasti indifferenti agli sforzi proclamati dagli altri Paesi del Mondo per quanto riguarda i limiti alle emissioni di gas serra, ma che stanno concretamente mostrando un’inversione di rotta. Data la loro importanza in termini di emissioni risulterebbe infatti ‘velleitaria e inutile dal punto di vista del saldo ambientale’, come dichiara il Ministro Prestigiacomo, una qualsiasi intesa che non coinvolga anche le tre potenze.
Ad ogni modo, segnali positivi arrivano proprio dagli USA grazie alla proprosta avanzata da Obama di riunire il Major Economy Forum sui cambiamenti climatici contestualmente al G8 della Maddalena di questo fine aprile. Quanto all’Europa, con il Pacchetto 20-20-20 un primo passo è stato fatto, e in vista di un accordo globale è stata annunciata la disponibilità di arrivare al 30%. In merito a ciò, sul piano nazionale, è previsto un forte slancio del settore delle rinnovabili, sia in termini di sviluppo che di ricerca, grazie anche al riconoscimento da parte della UE dei ‘progetti CDM’, ovvero progetti a basso contenuto di carbonio attuati dal Governo e dalle imprese italiane nei Paesi al di fuori dell’Unione Europea. Infatti, crediti generati da questi progetti potranno essere utilizzati nel mercato europeo almeno fino al 2016 a prescindere da eventuali limitazioni che potrebbero essere introdotte dal 2013 in poi. L’auspicio dichiarato dal Ministro Prestigiacomo è che queste prossime occasioni necessarie per discutere le problematiche ambientali ed energetiche che stanno investendo il mondo intero, possano essere caratterizzate da discussioni costruttive in merito ad impegni concreti sostenuti da ogni Stato nei confronti di un bene globalmente riconosciuto e condiviso come l’ambiente, che possano portare a soluzioni, decisioni e scelte inevitabilmente condivise da tutti.