Si chiama fenomeno catalitico ed è da poco riconosciuto anche dalla normativa nazionale. Ha il potere di purificare, utilizzando l’irraggiamento solare, notevoli volumi d’aria dai principali agenti inquinanti presenti nell’ambiente urbano
Il parco auto circolante causa maggiori disagi ai più deboli, anziani, bambini e persone soggette a malattie respiratorie: è per questo motivo che i programmi delle Amministrazioni Pubbliche prevedono lo stop and go delle auto a targhe alterne, o blocchi totali o parziali del traffico. L’azione dei raggi solari e l’azione antismog consentono di diminuire la concentrazione delle polveri invisibili, ma fortememente inquinanti che distruggono le nostre città.
Si tratta di autobloccanti fotocatalitici, utilizzabili in arterie metropolitane ad intenso traffico, in vie di notevole pregio architettonico e urbanistico, e nelle cinture viarie storiche, aperte al flusso veicolare, distribuiti secondo estese superfici, in aree ad alto inquinamento. La recente normativa nazionale e locale, ha riconosciuto la valenza ambientale e la forte importanza legata all’abbattimento degli inquinanti in quanto le pavimentazioni in calcestruzzo fotocatalitiche consentono una drastica diminuzione, agendo attivamente nella purificazione di oltre 200.000 mc di aria al giorno ogni 10 ore di irraggiamento solare, ogni 1000 mq di pavimentazione. Questi masselli, sotto l’azione dei raggi solari sono in grado di decomporre alcuni degli inquinanti presenti in atmosfera.
Il Decreto Ministeriale 1° aprile 2004 “Linee Guida per l’utilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazioni di impatto ambientale”, il Decreto Ministeriale 16 gennaio 2004 “Recepimento della Direttiva 1999/13/CE relativa alla limitazione delle emissioni di composti organici volatili di talune attività industriali, ai sensi dell’articolo 3, comma 2, del Decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 203” e il Decreto Ministeriale 1° aprile 2004
coordinato con la legge di conversione 16 gennaio 2004, n. 5 “Disposizioni urgenti in tema di composizione delle commissioni per la valutazione di impatto ambientale e di procedimenti autorizzatori per le infrastrutture di comunicazione elettronica” , guidano la regolamentazione di questi processi di fotocatalisi, e l’applicazione di queste tecnologie a favore delle città e dell’ambiente.
Infatti sotto l’azione dei raggi solari, le sostanze con attività fotocatalitica stimolano la formazione di reagenti a intensa azione ossidante capaci di decomporre alcuni degli inquinanti presenti nell’atmosfera. Così è possibile ridurre significativamente la concentrazione delle molecole più pericolose presenti nell’aria: ossidi di azoto (NOx), ossidi di zolfo (SOx), aromatici policondensati (benzene). Le polveri sottili, a causa della complessa composizione chimica, contengono diverse sostanze quali:solfati, ammoniaca, nitrati, carbonio, sali e minerali, che, in parte, possono essere ossidate tramite il processo fotocatalitico. Dunque attraverso la fotocatalisi, possono migliorare, sia la qualità dell’aria che quella della vita degli abitanti.
Questo tipo di pavimentazione è realizzato in masselli autobloccanti in calcestruzzo di spessore cm. 4-6-8-12, prodotti dalla PAVER Costruzioni S.p.A., con doppio strato di finitura realizzato con cemento ad alta resistenza TX Millenium prodotto da ITALCEMENTI contenente biossido di titanio ad azione fotocatalitica, oltre a quarzi e sabbie silicee con granulometria fra 0 e 3 mm. (www.pavertecnica.it)
Secondo esempio di pavimentazione fotocatalitica è prodotto dall’Azienda Recordgroup (www.recordgroup.it): masselli autobloccanti Ecostar per esterni aventi proprietà di anti-inquinamento, anti-muffa/anti-batterica e autopulenti. Dunque, mediante l’azione di fotocatalisi, si ottiene la trasformazione degli inquinanti in sostanze non nocive, o innocue, ossia sali già presenti in natura, che depositandosi sulla superficie della pavimentazione, possono essere smaltiti dalle piogge, dai venti, o inattivati ulteriormente dalla matrice calcarea del calcestruzzo presente nei masselli.
Il Biossido di Titanio, TiO2, funge da catalizzatore, cioè da attivatore della reazione fotocatalitica: come già accennato la sua funzione è quella di trasformare l’ossigeno dell’aria in specie chimiche molto ossidanti, che a loro volta degradano gli inquinanti atmosferici. Come avviene per i catalizzatori naturali, i “foto” catalizzatori, tipo biossido di titanio, non esauriscono la loro attività con il tempo, poiché essa viene costantemente ripristinata dalla dinamica della reazione stessa.
Effetto fotocatalitico ed effetto solare conducono, quindi, ad una soluzione ideale per migliorare la qualità dell’aria delle nostre città, e la qualità di vita degli abitanti e cittadini che qui vi risiedono.