Un sistema di _smart card_ potrebbe essere un punto di svolta per la mobilità elettrica. L’idea arriva dal Portogallo, tra i paesi più intraprendenti in questo settore, che propone la sua rete _Mobi:E_ come modello da imitare per l’Europa.
(Rinnovabili.it) – La debole presenza di infrastrutture predisposte alla ricarica di batterie delle automobili elettriche è tra i maggiori motivi che rallentano il decollo di questo comparto. Tuttavia un progetto lanciato dal governo portoghese potrebbe facilitare e promuovere la crescita della mobilità elettrica. Gli automobilisti verrebbero dotati di una _smart card_, la quale consente di ricaricare il proprio veicolo elettrico da una rete adibita a ciò.
Chi possiede un veicolo elettrico effettuerebbe un contratto con una delle società che rilasciano le schede e in questo modo si ricaricherebbe direttamente dalla rete lusitana _Mobi:E_. Gli automobilisti potrebbero avvalersi anche di una società competitrice per poi essere rimborsati dalla propria compagnia. Quindi c’è la possibilità a chiunque di adoperare qualsiasi punto di ricarica, non essendoci monopoli ma un mercato libero con prezzi differenti.
Sono 1.380 i punti di ricarica in tutto il paese lusitano e grazie alla tecnologia aperta della _smart card_, c’è la possibilità di offrire ulteriori servizi come il pagamento di parcheggi, di mezzi pubblici e di _car-sharing_.
Tramite il proprio portavoce, Miguel Pinto, ha confermato la volontà di rendere _Mobi:E_ come un modello standard per l’Unione Europea, con l’effettiva possibilità dei possessori di queste smart card di poter ricaricare efficacemente le loro auto elettriche in tutto il continente allo stesso modo degli utenti della telefonia mobile.
Tutto ciò è la dimostrazione di come il Portogallo sia tra i paesi più attivi e più interessati allo sviluppo dell’auto elettrica e nello stesso tempo tra i più sensibili verso la mobilità sostenibile.