Nel caso vengano oltrepassati determinate concentrazioni massime di particelle fini, (che sono la causa dello smog), gli abitanti dell’area colpita potranno ottenere dalle autorità competenti la predisposizione di un piano d’emergenza. Lo ha stabilito la Corte di giustizia europea del Lussemburgo con una sentenza relativa al caso segnalato da un cittadino della Germania che è domiciliato proprio sulla circonvallazione interna di Monaco di Baviera. Gli Stati membri – rileva la Corte – hanno come unico obbligo quello di predisporre in tempi brevi ed inserite in un piano d’azione ”le misure idonee a ridurre al minimo il rischio di superamento dei valori e a ritornare gradualmente ad un livello inferiore”. La Corte europea era stata interpellata dal tribunale nazionale per sapere se, in base al diritto europeo, un cittadino potesse pretendere dalle autorità del suo Paese l’attuazione di un piano d’azione così, come previsto dalla direttiva UE, sulla qualità dell’aria.