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Più verde per le città del Bel Paese

L’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente ha reso noti oggi i risultati dello studio sulla qualità ambientale delle 24 città italiane con oltre 150mila abitanti. I dati ottenuti riguardano gli incrementi di superficie dedicati al verde pubblico, la diminuzione dell’inquinamento da polveri sottili e del consumo di acqua, in un periodo che va dal 2000 al 2006. È Napoli ad attestarsi prima riguardo l’incremento delle aree verdi. Infatti la città partenopea ha registrato un aumento delle aree verdi di quasi il 20% (il 19,5%). Riguardo invece la percentuale di aree verdi sul totale della superficie è il capoluogo sardo, con il 53%, a classificarsi al primo posto, seguito da Verona con il 45,6% e Palermo con il 33,9%. Parlando invece di consumi domestici di acqua, il rapporto parla di una tendenza generale alla diminuzione. Infatti si scende dai 75,3 metri cubi del 2000 ai 69,4% del 2006. Il primo posto spetta a Livorno, con 47,4 m3 per abitante, Foggia (48,7) e Prato (50,3). Le meno virtuose sono Torino, con 88,8 metri cubi, Brescia (84,4) e Roma (83,4). Ultimo aspetto affrontato nello studio è quello riguardante l’inquinamento atmosferico. Anche se la situazione generale non è rosea, secondo l’Apat vi è stato un calo sensibile, dal 2000 al 2006, delle emissioni totali di polveri sottili, dovuto principalmente all’aumento nelle città di vetture meno inquinanti. Purtroppo però il trasporto su strada rimane il principale fattore di inquinamento in 19 delle 24 città oggetto dello studio; a Roma, Torino e Messina l’apporto è addirittura superiore al 60%.

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