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Piano Rinnovabili 2020, la richiesta delle associazioni di settore al Governo

ANEV, APER, Assolterm, GIFI, ISES Italia e Itabia insieme per proporre la redazione di un Testo Unico delle Rinnovabili

Lettera aperta al nuovo Governo da parte di ANEV, APER, Assolterm, GIFI, ISES Italia e Itabia. Le associazioni di categoria hanno inviato oggi ai ministri dell’Economia, dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente e delle Politiche Europee oltre che ai gruppi parlamentari di Camera e Senato, un documento congiunto per sollecitare interventi urgenti nei settori dell’efficienza e delle fonti rinnovabili. Settori in cui l’Italia è tenuta a dare attuazione agli impegni assunti a livello europeo superando i gravi ritardi registrati finora, predisponendo gli strumenti necessari a consentirne, una volta definiti gli obiettivi, un’azione tempestiva. Secondo le associazioni “un Piano Rinnovabili 2020 consentirebbe entro sei mesi di fornire tutti gli elementi necessari alla individuazione di problematiche esistenti, alla indicazione delle soluzioni più adeguate e alla rapida attivazione delle soluzioni da attuare garantendo efficacia di costi, benefici e risultati”. Dal punto di vista normativo i firmatari ritengono sia stato fornito “un quadro di riferimento sufficientemente organico relativamente al loro contributo alla generazione elettrica”. Che tuttavia non deve correre il rischio di essere stravolto “ma attentamente monitorato in modo da essere in grado di predisporre per tempo gli eventuali adeguamenti in corso d’opera”. “A tal fine – scrivono – proponiamo la redazione di un Testo Unico delle Rinnovabili che, in funzione del recepimento della nuova Direttiva Europea sulle Fonti Rinnovabili di Energia in corso di definizione, consenta agli operatori del settore ed alle istituzioni ed enti del settore di avere facilmente accesso alle procedure e alle normative applicabili al fine di semplificare i meccanismi autorizzativi e le procedure operative”. La proposta riguarda anche il rafforzamento del ruolo dell’Osservatorio nazionale per le Fonti rinnovabili e l’efficienza energetica, (costituito ai sensi del D. Lgs 387/03) i cui compiti e attribuzioni dovrebbero – secondo i sei enti – essere maggiormente implementati. Accento puntato infine sull’importanza del burden sharing tra Regioni (ovvero la condivisione da parte degli enti locali degli oneri per l’attuazione degli obiettivi nazionali in materia di fonti pulite), di un’azione informativa continuativa ed estesa, rivolta all’insieme della popolazione ed sulla promozione della ricerca scientifica.