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Physalia, la nave-ecosistema che purifica l’acqua

(Rinnovabili.it) – Ideatori dell’innovativo progetto lo studio di architettura Vincent Callebaut. Per l’ideazione di Physalia i suoi creatori si sono ispirati ad una medusa, nome scientifico “Physalia physalis”, con l’obiettivo di unire la sostenibilità ambientale alla salvaguardia della risorsa acqua, volto inoltre ad una migliore gestione del sistema di navigazione fluviale. Si tratta quindi di un laboratorio galleggiante anfibio, a emissioni zero di CO2, volto a fare ricerca in merito al risparmio e al riutilizzo dell’acqua, e per di una navigazione sostenibile. Physalia si distingue per essere un connubio fra natura e biotecnologia, realizzato con acciaio rivestito in alluminio, ricoperto a sua volta da uno strato di anastasio ( una delle forme minerali dell’ossido di titanio). L’anastasio e’ un materiale che permette di ridurre l’inquinamento dell’acqua, il quale, per effetto foto catalitico, assorbe i residui chimici, prodotti dalle imbarcazioni convenzionali, rilasciati nel sistema fiume. Come gia accennato Physalia e’ energeticamente autosufficiente, basando il suo approvvigionamento completamente sulle fonti rinnovabili, sfrutta l’energia prodotta nel corso della navigazione da idro-turbine, le quali convertono il moto ondoso del fiume in energia elettrica, producendo piu energia di quanta ne consumi. inoltre un doppio scafo raccoglie l’acqua fluviale che, convogliata ad un sistema di colture vegetali sul tetto, viene sottoposta a processi di rigenerazione e purificazione dagli inquinanti. Sempre sul tetto sono collocate celle fotovoltaiche per la produzione di energia solare. All’interno dello scafo quattro meravigliosi giardini dedicati ai quattro elementi della materia, per coniugare la ricerca ambientale a un momento di piacevole navigazione.

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