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“PhotoSi”, l’evoluzione ‘made in Italy’ del fotovoltaico

Una nuova ricerca sui moduli fotovoltaici progettati da una giovane studiosa dell'Università di Bologna si è guadagnata l'appoggio del programma Erc Starting Grant

(Rinnovabili.it) – Un milione e 200mila euro per sostenere la ricerca sui moduli fotovoltaici “made in Italy”. Anzi “made in Bologna”, perché il nuovo progetto finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma “Erc Starting Grant”:https://erc.europa.eu/index.cfm?fuseaction=page.display&topicID=65 è frutto di Paola Ceroni, una ricercatrice dell’Università di Bologna e docente all’Alma Mater. *”PhotoSi”,* questo il nome di battesimo del progetto, partirà ufficialmente il primo gennaio 2012 e avrà una durata di cinque anni; l’idea che ha conquistato il finanziamento europeo vede la combinazione di due elementi particolari, i *nanocristalli di silicio* e i *dendrimeri,* macromolecole con un elevato numero di unità attive confinate in uno spazio, anche in questo caso, di dimensioni nanoscopiche. Le ramificazioni del dendrimero consentono di assorbire i fotoni da una vasta area e incanalarla questa al core della molecole dove sono collegati i nanocristalli di silicio. “I moduli che oggi vediamo sui tetti – spiega una nota dell’Ateneo – sono già fatti di silicio, ma a fogli relativamente grandi, dello spessore di un quinto di millimetro. I nanocristalli di silicio, al contrario, sono minuscole particelle strutturate dello stesso materiale, delle dimensioni di pochi milionesimi di millimetro. Il loro vantaggio principale è che conducono l’elettricità molto meglio del silicio in fogli. Ma dovrebbero anche far risparmiare molto materiale e soldi”.