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Petrolio sotto i 56 dollari. L’Opec rivede le sue stime

Ancora in discesa i prezzi del greggio. L'Opec che ha rivisto al ribasso le previsioni dei consumi 2009 con una crescita più ridotta, oltre 250.000 barili/giorno in meno rispetto alla sua ultima stima

La quotazione del petrolio non accenna a fermare la sua discesa, arrivando fin sotto i 56 dollari al barile. Evidentemente il tanto atteso G20 non ha convinto i mercati, d’altronde non è riuscito ad indicare nessun programma concordato e finalizzato per combattere insieme la recessione. Questo ha pesato anche sul circuito elettronico dove i future sul Light crude arretrano quindi a 55,49 dollari.
L’Opec non poteva far altro che rivedere al ribasso, e in modo significativo, le previsioni di crescita della domanda globale di petrolio per lo scorcio di questa fine anno e per il 2009, essenzialmente come conseguenza della tempesta economica internazionale. La paura di una recessione globale ha influito sulla richiesta di petrolio nelle economie avanzate, ma anche sulla richiesta mondiale. Nell’ultima comunicazione mensile, l’Organizzazione ha rivisto le stime sulla crescita della domanda per quest’anno, passando dai 550 mila barili al giorno della previsione precedente a 290 mila barili. Il cartello dei produttori ha quindi tagliato anche le stime per il 2009, da 760 mila a 490 mila barili al giorno.