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Petrolio: a Jhedda nulla di fatto tra chi produce e chi consuma

Oggi si registrano al rialzo le quotazioni del petrolio, nonostante ieri al Vertice di Jhedda l’Arabia Saudita, confermando le voci che giravano da qualche giorno, ha dichiarato che aumenterà la produzione di 200.000 barili al giorno dal luglio, per aumentare la capacità di produzione a 15 mln/barili entro il 2018 dagli 11,4 mln attuali. Questo non avrà però una grande influenza sui mercati se gli altri paesi Opec non aumenteranno la loro produzione. Il problema è che ieri a Jhedda si sono chiusi soltanto alcuni impegni di natura tecnica tra paesi produttori e consumatori di petrolio, dove pure è stata evidenziata, per evitare speculazioni, l’esigenza di più trasparenza e regole per i mercati finanziari. Richiami sono stati fatti anche alla necessità di una maggiore capacità estrattiva e di raffinazione per far fronte alla crescente domanda internazionale. Contrasti invece si sono verificati perchè ancora una volta i paesi produttori sostengono che sia la speculazione il motivo del continuo rialzo del prezzo del greggio. Invece i paesi consumatori attribuscono la colpa proprio alla scarsezza dell’offerta a fronte della crescita della domanda e all’insufficienza degli approvvigionamenti.

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