La Giunta provinciale di Macerata ha approvato, su proposta del presidente Franco Capponi, la nuova modulistica per il rilascio delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera derivanti da particolari tipologie di attività. Si è trattato di definire – ha spiegato il presidente della Provincia – una documentazione assai più snella e sintetica, in grado di rendere meno gravoso (anche in termini economici) per le piccole e medie imprese e le realtà artigianali l’iter procedimentale per l’ottenimento della necessaria autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Un decreto legislativo del 2006, il n. 152, stabilisce, infatti, che le emissioni in atmosfera derivanti dalle attività industriali devono essere preventivamente autorizzate ed il rilascio dell’autorizzazione spetta alle Province.
In passato la Regione Marche aveva deliberato la possibilità di adottare una procedura semplificata per alcune attività, tra cui quelle del comparto calzaturiero, del mobile e del legno e delle lavorazioni meccaniche. Queste norme, però, non risultavano più coerenti con quanto stabilito dalla legge, volta a limitare gli impatti sull’ambiente.
Era sorta, pertanto, l’esigenza di una sostanziale rivisitazione e aggiornamento. I tecnici dell’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Macerata si sono adoperati alla redazione della nuova documentazione tecnica, confrontandosi con i colleghi di altre Amministrazioni provinciali, con gli organi tecnici dell’Arpam e con le principali associazioni delle categorie produttive e del commercio.
“L’esito di questi tavoli tecnici, che hanno visto la Provincia di Macerata capofila insieme a quella di Pesaro, ha permesso – ha sottolineato il presidente Capponi nell’illustrare la deliberazione alla Giunta – di ampliare considerevolmente anche il numero di attività per le quali sarà ora possibile avvalersi delle procedure semplificate, passando da poco più di una dozzina a ben trentanove unità, investendo quasi tutti i comparti industriali e agevolando sicuramente in questo modo un gran numero di imprese del territorio”.