Rinnovabili

Per Capri la soluzione energetica è nel sole, nel vento e nel mare

(Rinnovabili.it) – Per la sicurezza energetica di Capri basterà sfruttare vento, sole e mare. L’annuncio arriva a seguito dell’ultimatum lanciato dalla Procura di Napoli alla Sippic Spa, chiamata ad adeguare la centrale elettrica che serve i due comuni dell’isola di Capri nel termine massimo di venti giorni. La centrale, secondo quanto dichiarato, da anni risulta non in linea con le norme di sicurezza e di inquinamento minacciando il black out e mettendo a repentaglio la bellezza di un’ _isola gioiello_ che rischia di veder scendere drasticamente il numero di turisti a causa di una strategia energetica non sostenibile.
Nonostante le proteste dei cittadini, affiancati dall’associazione Marevivo, continuano le violazioni ambientali che hanno portato la Procura a fare richiesta di sequestro e interruzione di attività a carico dell’impianto Sippic.
Per ristabilire gli equilibri basterebbe che Capri sfruttasse appieno le fonti energetiche rinnovabili come è stato suggerito proprio dall’associazione ambientalista che, insieme ad Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), GSE (Gestore dei Servizi Energetici), Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali, CITERA – Università di Roma La Sapienza nel 2009 lanciò per l’isola il progetto “Sole, vento e mare” per intensificare lo sfruttamento delle rinnovabili. Quest’anno, per ricordare l’impegno, Marevivo ha lanciato un concorso internazionale di idee “Le energie rinnovabili per le isole minori e le aree marine protette italiane” per trovare soluzioni energetiche adatte a Capri. “Una soluzione per Capri va trovata e al più presto – dichiara la presidente di Marevivo Rosalba Giugni – perché ritrovi la sua dignità di isola tra le più belle del mondo”.

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