Preoccupa la scarsità di acqua che rischia non solo di di avere un pesante impatto sulla produzione idroelettrica ma anche sul funzionamento di molte centrali. La potenza disponibile in estate è di circa 57.000 MW di energia elettrica, la disponibilità idrica potrebbe ridurre di 8.000 MW l’offerta, portando la disponibilità elettrica ben al di sotto dei livelli di punta giorni di afa tra giugno e luglio
Si è tenuto oggi, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il terzo incontro del tavolo tecnico, cui hanno partecipato i principali attori del sistema elettrico, da Terna ai produttori. L’obiettivo è fronteggiare i problemi che la siccità potrebbe provocare nel settore elettrico per l’estate 2007, come il rischio blackout, quando l’arrivo dell’afa farà impennare i consumi elettrici per l’uso di condizionatori e refrigeratori. Il tavolo tecnico ha quindi varato un piano anticrisi, che prevede le azioni principali per affrontare l’emergenza, come l’adozione di soluzioni temporanee per permettere il funzionamento delle centrali elettriche anche con bassi livelli idrici e soluzioni strutturali per renderle più flessibili.
Sul rischio siccità e blackout per la prossima estate, si è espresso anche il ministro dell’Ambiente Pecoraro. “L’emergenza siccità va affrontata senza indugi e con razionalità. Il primo passo, vista la situazione ed i problemi per l’ambiente, l’agricoltura e l’energia, è dichiarare lo stato di crisi, che domani chiederò nel corso del Consiglio dei Ministri”. “Lo stato d’emergenza, però, non basta. Servono interventi strutturali. (…) Servono provvedimenti analoghi a quelli presi per l’energia che incentivino l’uso efficiente della risorsa e il suo riuso nei processi industriali e di depurazione. Anche questa emergenza idrica dimostra come i cambiamenti climatici siano una priorità inderogabile che la politica deve affrontare con serietà. È necessario anche coniugare l’economia con l’ecologia, investendo sull’innovazione e sulla sostenibilità ambientale delle scelte”. (fonte Ansa, Adnkronos)