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Pechino: tutta l’energia idroelettrica del fiume Azzurro

(Rinnovabili.it) – Il Fiume Azzurro, in cinese Chang Jiang, ospita uno dei più imponenti progetti di sbarramento destinato alla produzione idroelettrica, la tanto contestata diga delle Tre Gole. Contestata perché se da un lato consentirebbe di proteggere milioni di persone dalle inondazioni e l’energia che produce, 84.700 GWh annuali, permetterebbe di ridurre le emissioni di diossido di carbonio, dall’altro il progetto per la sua realizzazione ha reso necessari la distruzione di 1300 siti archeologici e molti centri urbani e lo sfollamento di più di un milione di persone. Senza dimenticare i potenziali problemi ambientali derivati dalla distruzione degli habitat animali ed al cambiamento delle condizioni climatiche nella regione.
Nonostante le crescenti preoccupazioni il governo cinese ha annunciato oggi l’intenzione di realizzare oltre 20 progetti idroelettrici lungo la parte alta del sistema fluviale e affluenti entro il 2020, come parte di un piano nazionale per sfruttare ulteriormente il potenziale del fiume Azzurro e ottenere una valida alternativa alla produzione energetica da carbone (che attualmente copre il 70% del fabbisogno nazionale). La notizia è stata riportata da Hu Siyi, il vice ministro delle Risorse Idriche, durante il forum di Shanghai, attraverso il sito web ministeriale ed ha attirato subito le prime critiche.
Secondo ambientalisti e scienziati la proliferazione di dighe nel bacino di drenaggio del Chang Jiang presenterebbe una seria minaccia ecologica, aumentando la probabilità di frane e danneggiando la qualità delle acque e degli ecosistemi delle zone umide. Secondo un rapporto del ministro per le Risorse della Terra, esisterebbero circa 3mila zone a rischio frana, e miliardi spesi finora da Pechino per mettere le aree in sicurezza non sembrerebbero essere stati sufficienti. Dal canto suo Wang Xiaofeng, direttore esecutivo del Comitato per la costruzione del progetto Tre Gole, ha già specificato che l’opera non potrà essere completata entro la fine dell’anno, così come inizialmente previsto.

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