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Pechino prepara la rete ai 90 GW eolici del 2015

(Rinnovabili.it) – Come dare un impulso ancora maggiore ad un settore in pieno sviluppo come l’eolico? Se lo chiede la Cina attualmente in fase di valutazione delle modalità con cui garantire il collegamento alla rete e la gestione dell’energia generata dagli obiettivi eolici al 2015. Il governo sta incrementando il comparto con cui punta, per la stessa data, a raggiungere l’importante traguardo di 90 GW, in termini di capacità a livello nazionale.
Le mire di Pechino tendono quasi al raddoppio per il 2020 e la domanda che sorge spontanea è: il Paese è pronto? Per una fonte come l’eolico, pulita ma inequivocabilmente discontinua, esistono delle condizioni necessarie a cui asservirsi; per la Repubblica Popolare è il momento, come spiega la National Energy Administration (NEA) cinese, di concentrarsi sull’attivazione di soluzioni tecnologicamente ed economicamente ragionevoli, atte ad accogliere le rosee previsioni di crescita.
Gran parte della rete locale risulta essere inadeguata già per gli attuali impianti costituendo un problema ancora maggiore per il futuro.
“Il più grande freno allo sviluppo del vento su larga scala è la mancanza di sufficiente connessione alla rete”, ha detto Liu Qi, capo aggiunto della gestione dell’energia in un rapporto pubblicato oggi sul sito della Commissione di sviluppo nazionale. In tal senso la NEA organizzerà sei mesi di ricerca interamente dedicati alla pianificazione del settore, allo sviluppo del mercato e alla trasmissione energetica in 11 province e regioni per coordinare la fonte eolica e sviluppo della rete. Come parte del Programma è stato chiesto a ciascuna provincia costiera di compilare un piano di sviluppo provinciale per le risorse offshore, dividendo il territorio potenziale in tre categorie, a seconda della profondità delle acque.

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