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Pechino investe 300 mld nell’ambiente pensando al nucleare

(Rinnovabili.it) – La Cina adotterà nuove politiche per sostenere ulteriormente lo sviluppo della tutela ambientale, contromossa al pressante e diffuso inquinamento di cui il Paese è oramai portabandiera. A riferirlo ai media è He Bingguang, vice direttore del Dipartimento di Protezione ambientale del Commissione Nazionale di Sviluppo e Riforma, che definisce i contorni delle prossime misure salva-clima che l’amministrazione cinese intraprenderà per contrastare i danni della rapida industrializzazione ‘carbon-centrica’. Si parla fra le molte cose del miglioramento delle attuali politiche fiscali per il settore di tutela ambientale e dell’istituzione di un centro nazionale che svolga anche il ruolo di laboratorio di ricerca.
In tale contesto si collocano anche gli oltre tre trilioni di yuan, circa 300 miliardi di euro, da destinare a partire dal 2011, e nell’arco di cinque anni, sempre all’ambiente ed alla sua salvaguardia. Un terzo degli investimenti complessivi, fanno sapere i funzionari del governo, dovrebbero andare alle spese di funzionamento degli impianti di controllo dell’inquinamento. Eppure nella strategia taglia emissioni del gigante asiatico è stata riconfermata solo ieri un ambizioso programma di energia nucleare per la realizzazione e messa in funzione di 10 nuovi reattori ogni anno fino al 2020.
Una corsa all’atomo che preoccupa, soprattutto per la sua velocità, sia dentro che fuori il paese. Inoltre, la Cina deve mantenere alta la guardia sulla sicurezza nucleare in una cultura affaristica nazionale in cui qualità e sicurezza hanno spesso un ruolo di secondo piano rispetto al taglio dei costi ed ai profitti.

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