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Parthenope “verde”. Fonti pulite all’ateneo

di Nadia Pedicino

Trasformare l’Università degli Studi di Napoli Parthenope in un ateneo “verde” attraverso l’attuazione della legge 105/80 per il risparmio energetico.
E’ la proposta avanzata ieri dal rettore della Parthenope, Gennaro Ferrara, in occasione del primo convegno sulle energie alternative da fonti rinnovabili, organizzato e tenuto presso la stessa Università al Centro direzionale di Napoli.
Sostituire le energie che producono gas serra con quelle rinnovabili (vento, sole, acqua) è il consiglio di Sergio Andreis, direttore di Kyoto Club, che annuncia: “A dicembre avrà luogo a Copenaghen la riunione delle Nazioni Unite per negoziare il seguito del Protocollo di Kyoto che scade nel 2012. L’Italia dovrà fare la sua parte e anche la Campania dovrà dare il suo contributo per diminuire le emissioni di gas serra inquinanti”.
A questo proposito Francesco Fiore, delegato Gifi (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane) riferisce che “bisogna promuovere la crescita dell’industria fotovoltaica nel nostro Paese, perché l’impianto fotovoltaico di qualità, oltre a garantire un buon ritorno economico e la massima efficienza, può durare anche 25/30 anni”.
Proprio per favorire lo sviluppo della tecnologia fotovoltaica, Cariparma ha ideato due prodotti. Enrico Lucenteforte, responsabile del Mercato aziende per la Campania, spiega che l’istituto “è molto sensibile alle problematiche ambientali e per questo ha lanciato due tipi di finanziamento. Uno, chiamato Cariparma energia, destinato alle imprese che vogliono installare impianti fotovoltaici, che consiste in un finanziamento compreso tra 5mila euro e 5 milioni di euro e un altro per uso domestico fino a 50mila euro”.