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Parte ‘treno verde’ di FS e Legambiente

Parte dalla Stazione Termini di Roma la XX edizione del Treno Verde di Legambiente e FS. Colta l’occasione per evidenziare il record negativo dovuto al superamento delle concentrazioni di PM10 all’alba del 2009 di sei città italiane

Presentato quest’oggi il nuovo dossier di Legambiente Mal’Aria nell’ambito della cerimonia che ha annunciato la partenza del ‘Treno Verde’ della stessa Legambiente e di Ferrovie dello Stato dalla Stazione Termini di Roma. Ricomincia quindi, anche per il 2009 e per la ventesima volta, la campagna finalizzata al monitoraggio dell’inquinamento atmosferico e acustico che attanaglia le nostre città e mirato ad informare e sensibilizzare gli italiani sul ruolo positivo del trasporto su rotaia nella difesa della qualità della vita di tutti. Ritorna sui binari anche grazie al contributo di Italgest Energia Pulita, Consorzio Ecogas e Assogasliquidi per fare tappa in sette città: partirà da Napoli per poi spostarsi a Taranto e risalire la penisola passando per Pescara, Verona, Alessandria, La Spezia e Firenze. A bordo dei vagoni saranno messe a disposizione, per tutti coloro che volessero curiosare, informazioni relative alla mobilità sostenibile, all’energia rinnovabile, al risparmio energetico e alla gestione dei rifiuti. L’ingresso gratuito a questa sorta di museo itinerante di raccolta e diffusione di informazioni quanto alla difesa dell’ambiente sintetizza la volontà concreta di promuovere un’azione di sensibilizzazione in merito alle tematiche ambientali destinata assolutamente a tutti; l’ingresso al treno prevede orari diversi a seconda che si tratti di visite guidate scolastiche, la mattina, o di privati cittadini, nel pomeriggio.
Nel corso di una conferenza stampa svoltasi a bordo del treno, alla presenza dell’Amministratore Delegato del Gruppo FS, Mauro Moretti, del Presidente Nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, del Direttore Assogasliquidi, Rita Caroselli e del Direttore del Consorzio Ecogas, Alessandro Tramontano, è stato evidenziato come già sei delle città italiane infatti, nonostante il 2009 di fatto sia appena iniziato, hanno sforato il limite imposto di 35 giorni di superamento dei livelli di PM10, le dannose polveri sottili presenti soprattutto in corrispondenza dei grandi centri e dovute, in tali contesti, per la quasi totalità al traffico urbano e a tutti i processi ad esso connessi. In testa a questa inquinata classifica vi sono Torino e Frosinone, con 41 giorni di superamenti, subito dopo, con 38 giorni, Alessandria, Brescia e Sondrio, seguite da Milano con 35 giorni di superamento. I dati presentati sono ancora più preoccupanti per il nord del nostro Paese se si considera che nella top ten di questa triste classifica, sette posti sono occupati da città dell’area padana, e se si considerano i primi 20 posti, il numero di città padane coinvolte aumenta e si porta a 16.