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Parma regina della eco-mobilità in un’Italia poco “sostenibile”

(Rinnovabili.it) – La città più votata al car-sharing? Venezia. Quella col maggior numero di bici? Roma. La migliore offerta di trasporto pubblico locale? A Milano. Ecco alcuni dei dati che spuntano fuori osservando l’ “Indagine sulla mobilità sostenibile”:https://www.euromobility.org/Conferenza_Stampa/50_città_08.pdf realizzata da Euromobility con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e il contributo di Assogasliquidi e Consorzio Ecogas.
Sotto la scrupolosa lente dell’Associazione sono andate cinquanta città italiane che hanno così fornito una foto dell’attuale stato di sostenibilità della mobilità nostrana, puzzle risultante da una serie di indicatori: dalle innovazioni di gestione introdotte allo stato di salute delle città in relazione alla presenza di auto di nuova generazione o alimentate a combustibili alternativi, dall’offerta di trasporto pubblico alle piste ciclabili fino agli strumenti di pianificazione del traffico.
“Questo secondo rapporto insieme alla classifica delle città più virtuose – ha detto Lorenzo Bertuccio direttore scientifico di Euromobility- vuole costituire uno stimolo per fare sempre di più sulla strada delle mobilità sostenibile e dell’ innovazione. E’ importante infatti che si spinga il pedale dell’innovazione per avviare una nuova cultura della mobilità che liberi le città da un traffico insostenibile e dal rischio inquinamento. Il rapporto non misura solo il numero di misure adottate, ma anche la loro efficienza ed efficacia”.
E nel suo secondo anno il documento posiziona sul podio dell’ecomobilità Parma, regina indiscussa di un modello ‘green’ perfettamente funzionante. La città, che ha scalzato dal primo posto dello scorso anno Bologna, può vantare diversi punti a suo favore. Unica ad aver messo in campo tutti gli strumenti della mobilità sostenibile (car pooling, piattaforme merci, bike sharing, colonnine di ricarica per veicoli elettrici) è nella “top ten”, accompagnata da altre quattro città emiliane; seguono Bologna, Firenze e Venezia a pari merito, quinta Padova; al sesto posto si trova Torino e al settimo Bari (unica città del sud che è anche migliorata rispetto all’undicesimo posto dello scorso anno); Modena all’ottavo, Ferrara nona e Genova decima. Fanalini di coda nella classifica della mobilità sostenibile, Taranto, L’ Aquila, Campobasso.
Nel complesso però i centri urbani risultano essere sempre più assediati da traffico e smog e l’auto privata rimane padrona incontrastata delle strade, con un indice di motorizzazione di gran lunga superiore alla media europea (61,1 auto per 100 abitanti contro le 46 della UE). Ancora poche le auto euro IV mentre è in leggero aumento rispetto allo scorso anno la presenza di mezzi ecologici alimentati a gpl e metano, ma senza raggiungere a livello provinciale la media del 5%.

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