Presentato uno studio sul potenziale tecnologico di alcune tecnologie “verdi”
(Rinnovabili.it) – La Commissione Industria del Parlamento europeo indaga su quali siano le prospettive tecnologiche per le energie rinnovabili, un orizzonte fatto di scoperte e innovazioni in grado di apportare rilevanti benefici ambientali ed economici, come la riduzione delle emissioni di CO2 e del consumo dei combustibili fossili, le enormi opportunità di lavoro e l’abbassamento dei costi di produzione dell’energia.
Secondo lo studio The Assessment of potential and promotion of new generation of renewable technologies, realizzato dalla Commissione Industria per valutare il potenziale di sviluppo e di diffusione delle nuove tecnologie rinnovabili, alcune tecnologie hanno ridotti impatti ambientali ed economici e sono più promettenti di altre in termini di prestazioni. Tra queste, l’energia eolica marina che, grazie a una maggiore forza del vento rispetto alla terraferma, è in grado di produrre più energia a costi inferiori; il solare a concentrazione, grazie al quale, a detta degli esperti, nel 2020 produrrà il 3% dell’energia totale europea; le bioenergie, nonostante siano ancora troppo poco sfruttate; l’energia dalle onde oceaniche, che, eliminati gli ostacoli di ordine tecnico e ambientale, hanno un enorme potenziale di sviluppo; infine, la geotermia, con la dovuta riduzione dei costi.
Stando alle previsioni della Commissione, l’obiettivo del 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili dovrebbe essere superato di 0,3 punti percentuali.