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Osborne: tagli alle spese per i Ministeri. L’ambiente ne gioverà

Tagliare le spese dei Ministeri per ridurre le emissioni dannose legate al settore pubblico. Le dichiarazioni rilasciate fanno tremare i Dipartimenti ma fanno sperare in un calo notevole degli inquinanti

(Rinnovabili.it) – I dipartimenti governativi e le agenzie con il compito di guidare lo sviluppo a basse emissioni dovranno affrontare significativi tagli del budget, per un totale di 6,25 miliardi di sterline. A dichiaralo è stato il ministro delle Finanze britannico George Osborne.
Il Tesoro ha confermato il taglio da 85 milioni di sterline a danno del DECC (Department of Energy and Climate Change) per l’anno 2010/2011, equivalente al 2,5% della somma totale a disposizione mentre il Dipartimento di cibo, l’ambiente e gli affari rurali (DEFRA) vedrà un taglio di bilancio del 5,5% per un totale di 162 milioni di sterline.
A seguito delle dichiarazioni Osborne ha voluto precisare che le riduzioni di budget non andranno a toccare i servizi primari e che costituiranno il primo passo verso la riduzione del deficit nazionale che attualmente ammonta 156 miliardi “Sarà impegnativo per il DECC, che ha già una spesa amministrativa molto bassa, dovremmo rivolgerci ad alcuni dei nostri programmi di lavoro” a dichiarato un portavoce del Dipartimento annunciando che nessun taglio andrà a colpire programmi in opera ma solamente fondi non ancora assegnati “Stiamo già pagando per gli interessi sul debito più di quanto spendiamo in difesa, trasporti o sicurezza. Se non agiamo finiremo per spendere più per ripagare il debito di quanto spendiamo per educare i nostri figli”, ha dichiarato Osborne.

Anche l’Environmental Transformation Fund, che investe in tecnologie emergenti a basse emissioni di carbonio, vedrà il suo bilancio annuale ridotto del 22 per cento, a 120 milioni di sterline.
Circa 60 milioni di fondi già assegnati mediante il Low Carbon Building Programme (LCBP) saranno consegnati, ma non ci saranno ulteriori premi. Il regime di concessione LCBP, sostituito dal lancio, nel mese scorso, del feed-in-tariff destinato alle tecnologie di micro generazione, è stato rimpiazzato con un sistema analogo destinato alle tecnologie termiche rinnovabili, che, programmato per essere lanciato non prima del prossimo anno, potrebbe danneggiare parti del settore, lasciandole senza alcuna forma di sussidio del governo per i prossimi mesi.
A tal proposito Greene Leonnie del Renewable Energy Association ha riferito come i produttori di sistemi per biomassa, pompe di calore e di altre tecnologie per lo sfruttamento del calore hanno ora urgente bisogno di chiarezza in merito alla tempistica relativa all’introduzione dello schema di incentivi destinati al comparto delle biomasse, conosciuto come Renewable Heat Incentive (RHI)
“Prendiamo il governo in parola quando dice che è seriamente intenzionato nei confronti dell’energia rinnovabile”, ha dichiarato la Greene.
Nonostante le difficoltà oggettive alcune delle manovre proposte da Osborne e dal segretario al Tesoro David Laws potrebbero aiutare nella riduzione delle emissioni di carbonio, con particolare riferimento al taglio di bilancio per i dipartimenti di Whitehall riusciranno a diminuire gli inquinanti emessi dal settore pubblico, mentre le proposte di tagliare 170 milioni di sterline dai costi di proprietà del governo e salvare i 1,7 miliardi di sterline derivanti da contratti di fornitura del governo potrebbe anche contribuire a ridurre le emissioni di carbonio del settore pubblico immobiliare “L’azione è studiata per dare una scossa ai ministeri, concentrandosi sulla loro spese”, ha detto Laws. “Gli anni dell’abbondanza nel settore pubblico sono finiti. Prima entriamo in azione con decisione, prima usciremo da questi tempi duri”.