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OPDE, al via il progetto da 75MW per il Piemonte

(Rinnovabili.it) – Un sistema di diciassette impianti solari sarà costruito nell’Italia del Nord, grazie ad un accordo che la Multinazionale Spagnola OPDE e la Regione Piemonte firmeranno questo venerdì.
La giunta regionale ha appoggiato il connubio tra le parti, intenzionate a promulgare un esempio unico in Italia; inoltre la Regione, ha proceduto tempestivamente ad accelerare i tanti vincoli burocratici e le prassi amministrative, in vista del patto.
Alessandria, Cuneo ed Asti le sedi predisposte per la costruzione delle centrali solari, variabili nel formato del loro sistema tra 1,9 megawatt e 7,3 megawatt , che avrà inizio ad ottobre 2009, con scadenza a dicembre 2010.
Il progetto si snoderà attraverso tre stadi:

* Previsto per l’inizio del 2010, il termine per la costruzione di
7 aziende solari fotovoltaiche che daranno luogo ad un totale di 31MW di capacità elettrica installata, in grado di generare energia pulita che si avvicina ai 50 mila KWh l’anno. Contemporaneamente, a Torino, verrà edificato un centro logistico e di ricerca affiancato da una fabbrica addetta alla produzione dei pannelli “inseguitori”.

* Entro la fine del prossimo anno, tempo stimato per la conclusione della fase di mezzo, il programma, il cui investimento è valutato intorno ai 170 milioni di euro, sarà completato tramite la realizzazione dei restanti dieci impianti per una potenza di 45MW.

* Il terzo stadio, prevede la collaborazione con centri tecnologici e Università , e lo sviluppo di un Centro di ricerca per il ramo dell’energia solare fotovoltaica.

Torino, con il nuovo punto logistico, rappresenterà un trampolino di lancio per l’azienda spagnola OPDE negli allacci e nelle trattative con gli altri stati dell’Unione Europea, tra i quali spiccano per il peso e l’influenza, Germania, Francia e i paesi dell’Est europeo.
L’assessore all’Innovazione Andrea Bairati ha tenuto a confermare che «l’azienda si è impegnata a realizzare la totalità delle opere con manodopera locale e ad utilizzare le banche del territorio per finanziare le costruzioni». Ciò per sottolineare il tornaconto immediato che ci sarà per l’ambiente, l’economia del Paese e per l’occupazione.

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