(Rinnovabili.it) – Un nuovo piano Marshall: così Richard Kozul-Wright del Dipartimento Onu degli Affari Economici e Sociali ha definito la strategia necessaria per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad affrontare le sfide dettate dalla crisi climatica. Il riferimento al piano Usa per la ricostruzione dell’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale è quanto mai calzante dal momento che il nuovo rapporto delle Nazioni Unite, “World Economic and Social Survey 2009”, traccia lo schema di una strategia precisa per un Green New Deal da parte dei paesi industrializzati che sia sostegno delle nazioni in via di sviluppo.
Il documento è stato presentato ieri a Ginevra, in occasione della Terza Conferenza mondiale sul clima dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), ed individua in un vasto programma di investimento mondiale, del calibro di 500-600 miliardi di dollari l’anno, l’unica strada per strada che consentirebbe ai paesi poveri di crescere a tassi elevati e mantenendo basse emissioni.
Il rapporto ricorda che i Paesi ricchi hanno la responsabilità di fornire un aiuto avendo loro stessi contribuito per circa tre quarti all’aumento delle emissioni dei gas serra, mentre si prevede che quelli poveri ne subiranno gli impatti maggiori. La strategia di sostegno per uno sviluppo sostenibile deve, infine, contenere il trasferimento delle tecnologie già esistenti come gli edifici a basso consumo energetico, i nuovi ceppi di piante resistenti alla siccità, e le nuove energie rinnovabili, garantendo “un livello di assistenza e solidarietà internazionale raramente raggiunto al di fuori dei periodi di guerra”.