Arriva a Cancun anche il Rapporto dell’iniziativa en.lighten che spiega come ottenere un risparmio di miliardi di dollari e ingenti benefici ambientali passando ad una illuminazione ad alta efficienza energetica
(Rinnovabili.it) – E’ una questione di numeri e calcoli. A livello mondiale l’illuminazione è responsabile per il 19% del consumo totale di elettricità negli usi finali, di un livello di emissioni equivalente a quelle di Germania e Giappone messe insieme e ‘vanta’ un trend di crescita tutto in salita. Il passaggio a tecnologie di illuminazione efficienti ha il potere di tagliare la quota mondiale di elettricità destinata allo scopo di oltre il 2% facendo risparmiare un quantitativo di energia sufficiente a chiudere 705 delle 2670 centrali a carbone in funzione a livello mondiale. I dati provengono da “en.lighten”:https://www.enlighten-initiative.org/, iniziativa UNEP istituita per promuovere e accelerare gli sforzi globali nel campo dell’illuminazione a basso consumo, che ha analizzato e calcolato i risparmi economici e ambientali ottenibili dal definitivo abbandono delle vecchie lampade ad incandescenza. I risultati dell’indagine, che ha potuto contare sul supporto di GEF Earth Fund, Philips Lighting e OSRAM, sono stati presentati a Cancun durate il vertice della COP16. Si tratta di dettagliate valutazioni di mercato per 100 nazioni che hanno il potere di fare la differenza e per i quali l’Onu sollecita una graduale soppressione dei vecchi ed inefficienti bulbi. Sebbene 40 paesi, Unione Europea compresa, hanno avviato programmi per la messa al bando delle lampadine tradizionali, ad oggi quet’ultime rappresentano ancora tra il 50 e il 70 per cento delle vendite totali del mercato dell’illuminazione. Un mancato e sostanziale miglioramento nel comparto potrebbe portare la domanda globale di elettricità per l’illuminazione a raggiungere quasi il doppio della produzione di tutti i moderni impianti di energia nucleare, pari a circa 4250 TWh.
D’altra parte i dati prodotti da en.lighten sono convincenti. L’Indonesia potrebbe risparmiare 1 miliardo di dollari l’anno e ridurre le sue emissioni di gas serra da otto milioni di tonnellate di CO2 l’anno – l’equivalente di due milioni di auto in meno sulla strada – passando a lampade a risparmio energetico.
Il Sud Africa potrebbe risparmiare 280 milioni dollari l’anno rimuovendo le emissioni di 625 mila veicoli l’anno, seguendo un percorso analogo. Per il Messico, il cui programma di messa a bando è previsto a breve – i milioni di dollari in meno sarebbero 900, riducendo di 5 milioni di tonnellate le emissioni di CO2, rendendo “inutili” 3 centrali elettriche a carbone.
Si prevede che il Brasile farà risparmiare 2 miliardi di dollari l’anno e 4 milioni di tonnellate di CO2 degli Stati Uniti – le emissioni equivalenti di 1 milione di auto – quando la relativa legislazione del paese entrerà in vigore, entro la metà del 2012.
“In realtà – ha dichiarato Achim Steiner, Sotto-Segretario Generale delle Nazioni Unite e Direttore Esecutivo dell’UNEP – i benefici economici reali potrebbero essere ancora maggiori. I calcoli, infatti, non includono i ben più vasti benefici in termini di protezione ambientale, della salute e _Green Economy.”_