In uno studio realizzato dalla Fondazione delle Nazioni Unite, del Centro internazionale per commercio e sviluppo sostenibile e dal “Gruppo Energia e sicurezza”, sempre sostenuto dall’ONU, si sostiene che la povertà endemica dell’Africa occidentale potrebbe essere debellata dalla bioenergia sostenibile.
Gli studiosi hanno condotto la loro ricerca negli otto Paesi dall’Unione economica e monetaria dell’Africa occidentale (Uemoa – Benin, Burkina Faso, Costa D’Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal e Togo).
“Lo sviluppo, l’utilizzo e la commercializzazione della bioenergia – si legge nello studio – offre loro vitali opportunità economiche, sociali e ambientali per trasformare le zone rurali. Se prodotta e consumata a livello locale, la bioenergia può rivelarsi cruciale per combattere la povertà”.
Qualora tutto ciò fosse combinato a politiche adeguate, sostiene la ricerca, la trasformazione della biomassa in bioenergia può “rafforzare la produzione e l’accesso a cibo, combustibile e fibre. Sostenere queste strategie per migliorare l’agricoltura, difendere le foreste e i bacini imbriferi e produrre bioenergia dovrebbe rafforzare anche la loro capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici”, evidenzia la ricerca.