(Rinnovabili.it) – Ancora una scelta “verde” per l’Ontario. L’impennata dei prezzi del petrolio, causata da disordini nel Medio Oriente, sta creando nuove urgenze a cui la provincia più popolosa del Canada ha deciso di rispondere reinventando sè stessa. Già alle prese con un deficit record per quest’anno fiscale di 18,7 miliardi di dollari canadesi e prospettive di nuovi cali nei ricavi, il distretto canadese ha deciso di trasformarsi in una “macchina occupazionale”.
Il governo McGuinty ha infatti approvato ieri 40 nuovi progetti su larga scala per la produzione di energia da fonti rinnovabili (35 centrali solari, una idroelettrica e quttro wind farm), con l’intento di dare una forte scossa al comparto lavorativo e attirare nuovi investimenti. *7.000 nuovi posti di lavoro* e oltre *3 miliardi di dollari* da parte del settore privato sono i numeri che hanno convinto l’amministrazione canadese a procedere con questa seconda tornata di progetti.
A regime le istallazioni aggiungeranno alla potenza provinciale ben *872 megawatt di elettricità* da sole, vento e acqua, un quantitativo sufficiente a rispondere ai bisogni di oltre 200.000 famiglie. La decisione segue temporalmente l’annuncio di aprile 2010 in merito all’approvazione di 180 progetti da 2.400 MW di capacità “green”.
I contratti rientrano nel feed-in-tariff dell’Ontario (FIT), programma che concede tariffe superiori ai prezzi di mercato con contratti a lungo termine per l’energia, a patto che i progetti utilizzino apparecchiature “made in Canada”.