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Olimpiadi-Pechino: effetto smog, fermato il 90% delle auto

Situazione disastrosa sia a Pechino che ad Hong Kong. Non solo l'inquinamento è a livelli molto elevati, ma è addirittura visibile, sotto forma di nuvole nere di smog che sovrastano le città

Tutte le misure prese fino ad oggi dalle autorità cinesi per presentarsi all’appuntamento delle Olimpiadi con un’atmosfera, se non respirabile, almeno con un inquinamento “non visibile” sono fallite. E, infatti, ora sul cielo di Pechino aleggia una nera nuvola di smog. E tutto ciò a soli 11 giorni dalla cerimonia inaugurale dei Giochi. Da qui la misura drastica che sembra il governo cinese abbia tutta l’intenzione di adottare: bloccare la circolazione del 90% delle autovetture.
E non si tratta solo dell’aria della capitale, ma anche quella di Hong Kong, l’altra città dove si svolgeranno alcune gare e dove è ugualmente allarme smog.
Intanto a Pechino, dove sono giunti diversi atleti per gli allenamenti la qualità dell’aria è decisamente molto al di sotto degli standard internazionali, denuncia Greenpeace.
Il Governo di Pechino oltre al divieto di circolazione per il 90% delle auto, molto probabilmente imporrà uno stop di produzione alla maggior parte delle fabbriche, anche quelle che apparentemente a minor impatto ambientale.
Ad Hong Kong, dove si svolgeranno le gare equestri, le scuderie fanno ”adattare” i cavalli all’aria malsana che della città. Gli organizzatori hanno spiegato che come contromisure verranno adottate stalle con un soffitto particolarmente alto.
Ma l’allarme in Cina non è solo per l’inquinamento: sale, infatti, anche il pericolo di attentati terroristici, soprattutto dallo Xinjiang, ad alta presenza musulmana.