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Oettinger: meno consumi e più integrazione in campo energetico

(Rinnovabili.it) – “Le risorse energetiche convenzionali stanno diventando sempre più scarse e abbiamo bisogno di mantenere intatto lo spirito pacifico dell’Europa”. con questa premessa il commissario Ue all’Energia, Günther Oettinger ha ieri affrontato presso il King’s College London, gli impegni e le sfide che l’agenda comunitaria dovrà affrontare da qui ai prossimi quarant’anni. E sono quattro gli aspetti critici messi in luce dal Commissario: investimenti da effettuare nel prossimo decennio per modernizzare la generazione energetica, la crescente interdipendenza tra stati membri, la leadership nello sviluppo di nuove tecnologie e il ruolo centrale della produzione energetica ai fini della riduzione dei gas ad effetto serra.
Punto focale del discorso di Oettinger, la riduzione dei consumi “La domanda di energia crescerà del 30% da qui al 2035, e la crescente concorrenza a livello mondiale per le risorse energetiche sarà molto probabilmente un motivo di conflitto in diverse parti del mondo. Anche se riusciamo a controllare gli effetti più negativi, si troveremo comunque di fronte ad un forte aumento dei prezzi dell’energia. Ciò, da un lato diminuirà la prosperità e la qualità della vita dei nostri cittadini in quanto tutti consumatori e d’altra parte, rappresenterà una grave minaccia per la competitività industriale europea. Se non agiamo ora, l’industria europea si trasferirà in altre parti del mondo. Il nostro primo obiettivo deve essere quello di invertire questa tendenza, dobbiamo consumare meno energia. I risparmi in tale campo devono essere visti come una risorsa aggiuntiva, un punto percentuale in meno nei consumi può farci risparmiare oltre 50 centrali a carbone”. Per Il Commissario è arrivato il momento di dar vita un mercato europeo per l’efficienza energetica on norme, incentivi mirati e obblighi per dinamizzare nuove competenze, occupazione e imprese.

Altro tema cardine quello di un mercato energetico integrato “Ci attendiamo una integrazione piuttosto importante in ambito energetico, simile a quella dei trasporti e della comunicazione”, a cui far seguire la questione sul fronte infrastrutture: “Il potenziamento delle reti rappresenta un fattore chiave per quel che concerne la produzione di energia rinnovabile, senza alcuna differenza in relazione alle dimensioni degli impianti”. “Al Consiglio europeo del 4 febbraio, gli Stati membri hanno fissato il 2014 come il termine per completare il mercato interno. Ciò implica la rimozione di tutte le barriere tecniche ancora esistenti prima della fine del mio mandato. La nuova Agenzia europea per la cooperazione dei regolatori e la Rete europea dei gestori dei sistemi sono chiamati ad accelerare i lavori per definire le cosiddette regole di progettazione di mercato”. Allo stesso modo va accelerato il lavoro sugli standard per le reti intelligenti e la mobilità elettrica che dovranno essere impostati prima del 2012, ricorda Oettinger. “si tratta di una sfida enorme, considerando che quasi sette anni dopo l’allargamento, alcuni paesi dell’Europa centrale e orientale sono ancora in gran parte tagliati fuori dai loro vicini di casa o fanno affidamento su un’unica fonte di approvvigionamento”.

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