(Rinnovabili.it) – L’Italia ha obiettivi “verdi” molto ambiziosi da raggiungere da qui al 2020 ed è questo il motivo per cui occorrono politiche lucide in grado di accelerare il percorso in questa direzione. A sostenerlo è l’ISTAT nel suo ultimo “Rapporto Annuale”:https://www.istat.it/dati/catalogo/20110523_00/sintesi_2011.pdf, presentato questa mattina a Roma alla presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. La foto scattata dall’Istituto mette a fuoco un’Italia che, nonostante le difficoltà di ordine congiunturale e i cambiamenti di natura strutturale, gradualmente sta uscendo dal periodo di crisi degli ultimi due anni. Affrontare le vulnerabilità, assicurare la coesione e accelerare il cambiamento sono i tre imperativi indicati dal Rapporto, a cui se ne aggiunge anche un quarto: accrescere la sostenibilità ambientale. Sul piano della riduzione delle emissioni, il nostro Paese, in linea con il resto d’Europa, ha migliorato la sua performance registrando, nel corso dell’ultimo ventennio, un aumento praticamente nullo: + 0,3%. Riguardo i consumi di energia da fonti rinnovabili, l’Italia dovrebbe mettersi al passo con altre nazioni europee, come Francia, Germania e Regno Unito, intenzionate a raddoppiare la quota di rinnovabili. Guardando alla produzione di energia elettrica, nel 2009 l’incidenza delle rinnovabili è stata pari a poco meno di un quarto, con il peso maggiore attribuibile all’idroelettrico (16,8%), e biomasse ed eolico in rapida crescita. Buoni anche i risultati per quanto riguarda l’efficienza energetica, per la quale nell’anno 2008 è stato registrato un miglioramento del 5,4% rispetto al 1990.