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Obama taglia sull’energia marina

Al congresso la proposta di ridurre del 25% il finanziamento destinato a Ricerca e Sviluppo nel settore dell’energia delle onde e delle maree

(Rinnovabili.it) – Arriva dalla Casa Bianca la proposta di un taglio del 25% nel budget ‘ricerca e sviluppo’ di una delle più promettenti fonti di energia rinnovabili nel Nord-ovest statunitense: quella delle onde e maree. Se accolta ciò si tradurrà in uno stanziamento di 30 milioni di dollari al posto dei precedenti 40, a favore di un aumento, invece, nella R&S del solare, eolico e geotermico, in misura rispettivamente dell’82%, 36% e 14%.
Dopo l’annuncio degli oltre 400 milioni di dollari destinati al comparto delle eco-energie, come fulcro della nuova strategia USA, la decisione dell’amministrazione Obama di tagliare i finanziamenti al settore marino accoglie inaspettatamente il pubblico americano.
Solo una settimana fa il Dipartimento degli Interni aveva indicato tale fonte come importante contributo alla domanda energetica nazionale; secondo alcune stime i progetti di energia dal moto ondoso e delle maree potrebbero fornire il 10% del fabbisogno elettrico statunitense, la stessa percentuale soddisfatta attualmente dall’idroelettrico. La proposta di taglio, parte del bilancio presidenziale presentato al Congresso ha ottenuto da subito le prime critiche, come nel caso della senatrice democratica Patty Murray che ricordando il potenziale della fonte marina nella promessa di un futuro energetico indipendente e pulito ha esortato il Dipartimento dell’Energia a concentrarsi su di esso. Dal canto suo il Dipartimento, tramite il portavoce Tom Welch, ha tenuto subito a precisare come l’attuale amministrazione stia chiedendo 10 volte di più per l’energia marina di quanto non abbia fatto l’amministrazione Bush. Toccherà ora al Congresso mettere l’ultima parola.