Rinnovabili

Obama: ricostruire l’America stimolando gli investimenti verdi

“L’America risorgerà dalla crisi più forte di prima”. E’ risuonato quasi come uno slogan l’ottimistico messaggio consegnato ieri dal Barak Obama, nel suo primo discorso al Congresso americano. Cinquantadue minuti dinnanzi all’organo legislativo statunitense, riunito in sessione plenaria, per disegnare quella che sarà la strategia della Casa Bianca di fronte alla crisi economica internazionale, cogliendo l’occasione per iniettare nuova fiducia nell’opinione pubblica e nelle istituzioni economiche. “Ciò che viene richiesto ora al paese – ha detto il neo presidente – è che ci stringiamo insieme, affrontiamo apertamente le sfide che abbiamo di fronte e ci assumiamo ancora una volta la responsabilità del futuro”. Nella convinzione che “il peso della crisi non determinerà il destino” degli Stati Uniti, Obama è tornato a parlare di rinnovabili promettendo nuovi sforzi finanziari per l’energia pulita nel prossimo progetto di bilancio: come già anticipato si parla di un fondo da 15 miliardi di dollari per finanziare gli investimenti in campo solare, eolico, del carbone pulito e della mobilità sostenibile (sviluppo di biocarburante e veicoli verdi). A ciò si aggiungono anche i progetti di migliaia di chilometri di nuove e migliorate linee elettriche “per trasportare queste nuove energie verso le città e nelle località del Paese” e adeguate norme edilizie che “ci consentano di risparmiare miliardi di dollari sulla nostra bolletta energetica”. Un approccio dunque a 360 gradi, nella piena consapevolezza che “per trasformare davvero la nostra economia, proteggere la nostra sicurezza e risparmiare al nostro Paese le devastazioni del cambiamento climatico, dobbiamo fare in modo di disporre di un’energia pulita e rinnovabile”. Al fine di agevolare la lotta al surriscaldamento climatico, il Presidente Usa ha inoltre chiesto al Congresso di istituire un sistema di scambio delle quote di emissioni di CO2, perché, ha aggiunto Obama, “sappiamo che il Paese che controllerà un’energia pulita e rinnovabile sarà il leader del 21esimo secolo”.

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