Tokyo intende dare nuovo impulso al mondo occupazionale ‘verde’ creando 2,8 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2020.
(Rinnovabili.it) – “Le politiche verdi sono state considerate un vincolo per l’economia in passato, ma il nostro sistema mostra che essi possono determinare l’espansione economica” le parole sono quelle di Tetsuo Saito ministro dell’Ambiente giapponese nel giorno dell’annuncio di un nuovo Piano Nazionale per incrementare il settore occupazionale. E su quello che è divenuto l’orientamento di molte politiche internazionali il programma nipponico prevede di dare un impulso proprio nell’ambito dei lavori “verdi”, con l’obiettivo di raddoppiare il numero di posti entro il 2020, portandoli dagli attuali 1,4 milioni a 2,8. Lo schema ministeriale prevede politiche a medio e lungo termine volte a promuovere il riciclaggio dei rifiuti e a creare una società a basse emissioni di carbonio. Il programma, al quale hanno contribuito anche altri Ministeri ed Agenzie nazionali, porterà avanti la versione giapponese di un “Green New Deal” volto a rafforzare l’economia ambientale attraverso innovative misure energetiche. Sei le aree chiave: capitale sociale, comunità regionali, consumi, investimenti, innovazione tecnologica e il contributo verso il continente asiatico. Nello specifico sono previste misure quali l’istallazione di generatori fotovoltaici negli istituti scolastici e l’introduzione di uno schema ad “eco-points” per promuovere gli elettrodomestici ad alto risparmio energetico; il sistema consterebbe in una sorta di raccolta punti per il consumatore da utilizzare per acquistare altri prodotti eco-compatibili. Alcuni provvedimenti sono ancora in discussione come l’introduzione di uno schema di emission trading e di eco-tasse. All’interno del Piano è incluso anche un capitolo sul nucleare e per la precisione un progetto per rafforzare l’uso di combustibile nucleare MOX, una miscela ottenuta dal riciclaggio del plutonio con l’uranio.