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Nuovo Data Center green per la PA di Bolzano

(Rinnovabili.it) – Un nuovo Data Center che “*sporca poco*” – è la nuova struttura realizzata da *SIAG* (Informatica Alto Adige) in grado di tener conto dell’elevato consumo energetico dell’infrastruttura grazie all’uso di applicazioni tecnologiche innovative. In particolare, l’installazione riesce a raffreddarsi sfruttando le temperature esterne al suo involucro attraverso un particolare sistema di “_free cooling_”. Inoltre grazie alla progettazione di una rete di corridoi caldi e freddi, l’impianto riesce automaticamente a contenere i costi energetici di raffreddamento e a diminuire le emissioni di anidride carbonica.
Il moderno Data Center, ospitato all’interno della _Sede di Informatica Alto Adige_ a Bolzano e realizzato in collaborazione con la Ripartizione Provinciale Informatica e il Consorzio dei Comuni del Trentino Alto Adige, rappresenta un esempio concreto di come sia possibile rendere efficiente e sostenibile anche un settore come quello dell’_Information Technology_ (IT). Già precedentemente infatti, l’associazione ambientalista _Greenpeace_ aveva indicato nella sua pubblicazione “*How Dirty is Your Data?*” proprio il rapporto che lega i grandi Data Center con le emissioni climalteranti, mettendo in luce l’enorme quantità di elettricità che alimenta le attività online e sottolineando la necessità di una maggiore trasparenza per il settore dell’IT.
Con questa nuova istallazione che occupa uno spazio di circa 900 metri quadrati con 90 armadi dedicati ai sistemi informatici e 16mila volt di allacciamento elettrico in grado di garantire alimentazione ininterrotta, climatizzazione e sicurezza si è riusciti finalmente ad orientare anche il settore IT verso un ottica di sostenibilità ambientale.
Con la creazione del nuovo Data Center – ha sottolineato l’assessore Roberto Bizzo, che ha rappresentato la Giunta provinciale – l’amministrazione pubblica altoatesina fa un primo importante passo avanti verso l’ottimizzazione e la razionalizzazione dell’infrastruttura informatica. Tutto questo in un’ottica di cooperazione e risparmio delle risorse. Inoltre – ha proseguito Bizzo – la centralizzazione dell’infrastruttura consente di sfruttare in maniera ottimale le sinergie riducendo quindi i costi di gestione”.

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