Gli imprenditori lamentano, nelle proposte del Ministero, un eccessivo aumento dei costi per le imprese. Inoltre vincoli errati e contraddittori con gli orientamenti europei
“Le imprese sono pronte a fare il loro dovere, se messe nelle giuste condizioni”; queste le parole che riassumono l’opinione di Emma Marcegaglia, vice presidente di Confindustria, intervistata oggi da “Il Sole-24 Ore”. La Marcegaglia sottolinea le preoccupazioni degli imprenditori per il taglio che il Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, vorrebbe dare al nuovo Codice Ambientale. Secondo Confindustria il ministro non segue gli orientamenti che egli stesso ha approvato in Consiglio Europeo, proponendo un testo che “ha risvolti pratici paradossali, con il trionfo di una burocrazia che implica maggiori costi per le imprese (…), e che per giunta non garantisce affatto la tutela dell’ambiente”. Sotto accusa soprattutto le proposte riguardanti bonifiche industriali e gestione rifiuti. “Troppi vincoli impraticabili – ribadisce la Marcegaglia – che finiscono invece per ostacolare molti degli adempimenti a tutela dell’ambiente che la stessa UE ci impone di adottare”. (fonte Il Sole-24 Ore)