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Nuova luce “pulita” in Nuova Zelanda

Al bando le tradizionali lampadine incandescenti, al loro posto via libera a quelle fluorescenti al fine di tagliare le emissioni di gas serra e i costi dell’energia, qualcosa come 275 milioni di euro in dodici anni. David Parke, ministro dell’energia, ha illustrato la graduale eliminazione di quelle tradizionali fino all’ottobre 2009, quando saranno tolte definitivamente dal mercato. Le fluorescenti compatte costano 3 euro l’una, ma fanno risparmiare circa 18 euro l’anno, sono più efficienti dell’80%, oltre a durare più a lungo.
“Le lampadine tradizionali usano una tecnologia molto vecchia e sono molto inefficienti, mentre vi è tutta una nuova generazione di sistemi di illuminazione che sono piu’ efficaci in termini di costo, risparmiano energia e sono migliori per l’ambiente – ha spiegato Parker – Nelle lampadine convenzionali, l’elettricità scorre attraverso un filamento che diventa incandescente producendo luce, ma solo il 5% dell’energia che usano genera luce, il resto è disperso in calore”. Ma le misure del parlamento della Nuova Zelanda non si fermeranno qui. Si sta infatti discutendo una struttura di mercato per le quote di emissione, si tratta di una sezione del piano per abbassare i livelli di gas serra e tendere a raggiungere l’obiettivo di “zero emissioni” per il Paese.

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