Inizia oggi la ricerca della città che all'inizio del 2014 erediterà il prestigioso premio che negli anni passati ha già incoronato Stoccolma, Amburgo, Victoria-Gasteiz e Nantes
(Rinnovabili.it) – Riparte da oggi la ricerca della prossima *Green Capital*, la città europea che erediterà il titolo creato da Bruxelles per celebrare l’impegno urbano d’avanguardia sul fronte ambientale. Dopo Stoccolma, Amburgo, Victoria-Gasteiz e Nantes, rispettivamente le detentrici della nomina fra il 2010 e il 2013, la Commissione Europea lancia il bando per l’elezione della Capitale 2014 seguendo i tre principi che caratterizzano il premio:
* ricompensare le città che hanno regolarmente conseguito obiettivi ambientali di rilievo,
* stimolare le città a impegnarsi in iniziative ambiziose per il miglioramento ambientale e lo sviluppo sostenibile e
* fornire un modello in grado di ispirare altre città e promuovere le migliori prassi ed esperienze in tutte le altre città europee.
Possono partecipare tutte le città europee con oltre 200.000 abitanti nei 27 Stati membri dell’UE, comprendendo i paesi candidati (Turchia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Croazia, Montenegro e Islanda) e i paesi dello Spazio economico europeo (Islanda, Norvegia e Liechtenstein).
Le candidature – che possono pervenire entro il 14 ottobre 2011 per mezzo di un modulo on-line reperibile su www.europeangreencapital.eu – saranno valutate in base a 12 parametri: contributo locale al cambiamento climatico globale, trasporti, aree urbane verdi, rumore, produzione e gestione dei rifiuti, natura e biodiversità, aria, consumo di acqua, trattamento delle acque reflue, ecoinnovazione e occupazione sostenibile, gestione ambientale delle autorità locali e prestazione energetica.
“Il premio Capitale verde europea – ha dichiarato Janez Potočnik, commissario europeo per l’Ambiente – è un incentivo potente per convincere le autorità locali che la chiave di un futuro radioso risiede nello sviluppo urbano sostenibile. Attendo con interesse la presentazione delle nuove candidature da tutta Europa, che ci mostrano come gli investimenti nel settore della protezione ambientale possano essere combinati con la crescita economica e un maggior benessere”.