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Nucleare. Zaratti (Sel): il Lazio potrebbe rischiare di ospitare sei reattori.

“Se perdurerà il silenzio omertoso da parte del Governo circa la localizzazione dei siti delle centrali nucleari in Italia e nel Lazio, un referendum consultivo sul nucleare sarà un passo obbligato che la Regione Lazio dovrà fare a tutela dei cittadini. Su decisioni così gravi e così rischiose per la salute, tutti gli abitanti del Lazio hanno il diritto inalienabile di esprimere il loro parere e di conoscere subito i siti eventualmente prescelti. È vergognoso che il Governo e il centro destra regionale, per ragioni di mera opportunità elettorale si nascondano dietro silenzi o dichiarazioni approssimative. – afferma l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio ed esponente di Sinistra Ecologia e Libertà, Filiberto Zaratti – Poiché attualmente lo statuto regionale non dispone di un regolamento per i referendum, mi farò promotore, presso il Consiglio Regionale, dell’adozione urgente di un regolamento che consenta lo svolgimento di un referendum consultivo sull’argomento”.

“Governo e centrodestra devono smettere di prendere in giro i cittadini: l’incertezza che essi stanno alimentando non è più tollerabile anche perché dietro silenzi e approssimazioni si nasconde la loro volontà di coinvolgere sempre più la nostra regione nell’avventura atomica ed ogni giorno si aggiungono sempre più siti. É notizia di oggi, infatti, che oltre a Montalto di Castro e Borgo Sabotino, un altro sito “appetibile” per la presenza d’acqua e della rete di trasmissione sarebbe quello della confluenza di Tevere e Nera tra Orte e Magliano Sabina. Se questa ipotesi dovesse essere confermata ben sei reattori nucleari da 1.600 MW ognuno, sorgerebbero a poche decine di chilometri dalla Capitale. I cittadini del Lazio devono poter decidere su scelte così pesanti per il loro territorio”. Conclude Zaratti.

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