Alcune considerazioni a caldo sulla scelta del Governo di congelare l’atomo da parte di Legambiente, Greenpeace e WWF
(Rinnovabili.it) – Nucleare sì, nucleare no, nucleare forse. Potrebbe essere il ritornello di un famoso pezzo di Elio e le Storie Tese, invece è la posizione che il Governo sembra aver assunto sul potenziale ritorno all’atomo. Una sorta di: oggi diciamo no, ma vediamo cosa succederà domani, soprattutto a livello europeo. Immediate le reazioni di varie associazioni.
Per il Presidente di _Legambiente,_ *Vittorio Cogliati Dezza*, “sul referendum il Governo fa pubblicità ingannevole” e tutto ciò non solo è scorretto e dannoso per i cittadini, ma rischia anche di far calare l’attenzione sulla necessità di andare a votare. Il pericolo di una non corretta informazione, ha dichiarato Cogliati Dezza, potrebbe rendere i cittadini incapaci di decidere legittimamente sul proprio futuro energetico.
Dura anche _Greenpeace Italia,_ che parla di “furbizia preventiva”. Per il Direttore Esecutivo, *Giuseppe Onufrio*, il Governo ha paura dell’opinione degli elettori e questo basta a dimostrare la forte opposizione degli italiani al nucleare. “Questa truffa non è accettabile – ha commentato Onufrio – se il Governo italiano volesse fare seriamente, dovrebbe reintrodurre gli incentivi sulle fonti energetiche rinnovabili, al momento completamente paralizzate dallo scellerato decreto Romani”.
A placare un po’ gli animi infuocati ci pensa il _WWF Italia,_ secondo il quale l’uscita dal nucleare è comunque una buona notizia: “Fin troppo evidenti i motivi di questa scelta, ma nel merito è comunque una straordinaria vittoria del Paese che ha dato un segnale inequivocabile con la mobilitazione referendaria”. Riguardo gli incentivi alle rinnovabili, anche il WWF scongiura una concreta ipotesi di tagli e ribadisce la necessità di dare certezza alle imprese che operano in questo settore.